Swiss Mirror – Synhelion accelera sui carburanti sintetici

Negli ultimi anni stiamo assistendo a una crescita dei progetti relativi ai carburanti sintetici, che hanno un minore impatto ambientale rispetto a quelli tradizionali. E in Svizzera c’è un’azienda, Synhelion, che sta sviluppando il primo impianto su scala industriale per la produzione di questi composti, sfruttando CO2, metano, acqua e luce solare. I risvolti futuri potrebbero essere particolarmente importanti, tanto che la compagnia aerea SWISS sta partecipando all’iniziativa.

Ma andiamo con ordine. Synhelion è uno spin-off del Politecnico federale di Zurigo, e nei mesi scorsi ha avviato la costruzione di un impianto a Jülich – in Germania – per far fare il salto di qualità, su scala industriale, alla sua tecnologia “sun-to-liquid” (dal Sole al carburante liquido). DAWN (questo il nome dello stabilimento) è costituito da una distesa di specchi che si orientano a seconda della posizione del Sole, al fine di riflettere la luce verso una torre di 20 metri. Tale meccanismo consente di concentrare il calore, permettendo la produzione di carburante attraverso un processo termochimico.

Infatti, all’interno della torre c’è un reattore alimentato con acqua, CO2 e metano, con questi ultimi due che vengono recuperati dai rifiuti di una fabbrica locale. Alla fine del ciclo produttivo, questa “ricetta” porta alla realizzazione di carburanti (anche per jet) più ecologici rispetto alle miscele tradizionali. Importante: non stiamo parlando di un’idea vaga, poiché il funzionamento del metodo utilizzato da Synhelion è stato validato nel 2019, presso una “mini-raffineria”.

Ora, con la costruzione di DAWN, l’azienda punta a raggiungere una produzione annua di 10.000 litri di carburante sintetico, a partire dal 2023. Ma Synhelion non intende fermarsi con l’impianto tedesco, e ha previsto un altro stabilimento in Spagna, terra baciata dal Sole, che potrà operare in maniera continuativa. L’obiettivo? Portare la produzione a 1,6 milioni di litri dal 2025 e poi arrivare, con un incremento esponenziale, a 875 milioni di litri per il 2030.

«Possiamo facilmente moltiplicare per dieci o per 20 le dimensioni e la potenza del reattore, dopodiché possiamo moltiplicare la quantità prodotta», ha spiegato a Swissinfo il CEO di Synhelion, Philipp Furler. Insomma, le ambizioni sono alte, ma ci sono vari ostacoli da superare. In primis la questione dei prezzi: ad oggi, i carburanti per jet sintetici sono da quattro a dieci volte più costosi del normale kerosene. Per aumentare la produzione e diminuire il costo, serviranno parecchi investimenti.

Synhelion ha già messo insieme finanziamenti per 37,5 milioni di franchi, tuttavia ne serviranno altri. La strategia di sviluppo passa quindi dal sostengo governativo e di grandi partner industriali, come l’aeroporto di Zurigo, AMAG (gruppo di importazioni d’automobili in Svizzera), e l’italiana ENI.

Ma tra i primi a beneficiare del progetto di Synhelion ci sarà anche SWISS, parte del gruppo Lufthansa, che mira a utilizzare piccole quantità del suo carburante, miscelato con normale kerosene, per la sua flotta a partire dal 2023. La compagnia aerea ha un obiettivo chiaro in testa: le emissioni di CO2 vanno dimezzate entro il 2030.

La dimensione del mercato globale dei combustibili sintetici, secondo un report di Precedence Research, si è attestata a 3,45 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che supererà circa 21,7 miliardi di dollari entro il 2030. Parliamo quindi di un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 22,67% durante il periodo di previsione 2022-2030.

«In passato il mercato ha visto una buona crescita per una serie di ragioni – si legge nel report – Poiché il mercato del petrolio greggio oscilla e i prezzi del petrolio aumentano e si riducono, c’è una domanda crescente per l’utilizzo di combustibili sintetici». Inoltre, i governi di varie zone del mondo «si stanno concentrando sull’uso di combustibili sintetici per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050». Tuttavia, «il fattore più importante che sta stimolando il mercato dei combustibili sintetici è la paura dell’esaurimento delle risorse naturali».

In estrema sintesi: le opportunità di mercato ci sono e la svizzera Synhelion punta a sfruttarle al massimo, ma dovrà superare alcuni ostacoli.