Swiss Mirror – Innovation Index, continua il primato elvetico

«La Svizzera è l’economia più innovativa del 2023». Lo sostiene l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO), che ha di recente pubblicato i risultati del suo Global Innovation Index. Sottolineando che la Confederazione Elvetica è medaglia d’oro per il 13° anno consecutivo.

Subito dietro alla Svizzera si è classificata la Svezia, che ha superato gli Stati Uniti, terzi. Nelle posizioni successive invece si sono piazzate la Gran Bretagna e Singapore. Nota interessante: per la prima volta dopo lungo tempo, la Cina ha perso terreno, scendendo di una posizione al 12esimo rango; tuttavia, è comunque l’unico Paese emergente fra i primi 30 della graduatoria.

Focalizziamoci ora sulla Confederazione. Che si è piazzata sul gradino più alto del podio «non perché è il Paese che ospita l’istituzione», ha scherzato Daren Tang, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale, durante la conferenza stampa di presentazione dell’Index. Facendo uno zoom sui dettagli, si evince che la Svizzera si è classificata al primo posto in aree quali le condizioni quadro per le imprese, l’utilizzo e la produzione delle nuove tecnologie, nonché il valore dei suoi brevetti e del suo know-how.

L’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale ha spiegato che le piccole e medie imprese elvetiche devono per forza di cose essere più innovative, poiché operano in un mercato interno piccolo e in un Paese con poche materie prime. Ma queste condizioni sono una sfida che spinge continuamente l’ecosistema svizzero a cercare nuove soluzioni, senza mai abbassare la guardia. Ed è una delle dinamiche che porta le imprese elvetiche a primeggiare a livello globale, in un contesto in cui la proprietà intellettuale svolge un ruolo fondamentale.

Passando a una visone di più largo campo, la spesa globale per la ricerca e il numero dei brevetti sono cresciuti nel 2022, anche se a ritmi meno forti del 2021. Complessivamente, gli investimenti delle maggiori aziende hanno raggiunto quota 1.100 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7%. Inoltre, secondo le stime preliminari, lo scorso anno i finanziamenti pubblici per l’innovazione sono cresciuti in tutto il mondo.

Il valore degli investimenti in capitale di rischio, invece, è sceso del 40% nel 2022 e del 47% nei primi sei mesi del 2023. E l’attuale scenario economico, caratterizzato da inflazione e rialzi dei tassi d’interesse, lascia molte incertezze. Pertanto, Tang ha lanciato un appello: «Dobbiamo assicurarci che questa evoluzione non influisca sulle startup e sulle piccole e medie imprese». Sussistono infatti «prove credibili» di un legame tra inflazione ed effetti negativi sull’innovazione.

Ma la Svizzera ha le carte in regola per riuscire a operare anche in contesti internazionali complessi. Nel corso degli anni, ha già mostrato resilienza e capacità di continuare a innovare. Basti ricordare la TOP 100 Swiss Startup, ovvero la classifica annuale di Venturelab dedicata alle migliori giovani imprese elvetiche.

 

 

Dal suo debutto nel 2011, la TOP 100 è però cambiata, diventando molto più di una semplice classifica. È anche una piattaforma di riferimento aperta agli investitori che comprende la classifica annuale, l’Investor Day, una cerimonia di premiazione e una serie di eventi su tutto il territorio nazionale. Nei suoi 13 anni di storia, le 553 startup presenti hanno raccolto più di 13,2 miliardi di euro, segnato 79 exit e nove IPO. Senza scordare l’effetto sul fronte occupazionale, con la creazione di quasi 18.000 posti di lavoro, secondo quanto riportato dalla testata EU-startups.

Sul podio del ranking, presentato lo scorso settembre, sono salite startup provenienti da tre settori diversi: biotech, foodtech e fintech. A partire da HAYA Therapeutics, con sede a Vaud. Parliamo di una startup biotech che sviluppa farmaci di precisione.

Sul podio si è piazzata anche Planted Foods, con sede nel cantone di Zurigo. Si tratta di una società che mira a innovare l’industria alimentare creando proteine a base vegetale, realizzate con ingredienti di alta qualità. E, infine, bisogna citare Yokoy Group. Ovvero una realtà fintech fondata a Zurigo, la quale utilizza l’Intelligenza Artificiale per automatizzare l’intero processo di spesa e di carta di credito aziendale.

Insomma, l’ecosistema svizzero dell’innovazione è più vivo che mai.