Sfidare gli ostacoli

«Sfidare gli ostacoli e le difficoltà è più nobile che ritirarsi nella quiete.»

Citazione tratta da Le ali spezzate, di Kahlil Gibran

 

Lo dimostra bene il caso della cinese BYD: «Sfidare gli ostacoli e le difficoltà è più nobile che ritirarsi nella quiete». Infatti, quello che era inizialmente un concorrente sconosciuto di Tesla, ha sfidato gli ostacoli del mercato, arrivando a divenire un colosso attivo nella produzione di veicoli elettrici, batterie, bus e treni elettrici, con un impegno anche nel settore delle rinnovabili.

E nel 2024, grazie a questo “atteggiamento nobile”, ha superato ufficialmente la compagnia di Elon Musk, chiudendo l’esercizio con un utile e un fatturato record. Qualcosa che non sarebbe mai potuto accadere se non avesse affrontato le difficoltà, ritirandosi nella quiete.

Secondo un report di Counterpoint Research, il gruppo cinese ha «consolidato la sua leadership nel mercato globale dei veicoli elettrici a batteria» con una crescita delle vendite del 41% nel 2024 rispetto al 2023.

In particolare, l’azienda con sede a Shenzhen ha registrato nello scorso esercizio un fatturato pari a 777,1 miliardi di yuan (107,2 miliardi di dollari), superando i 97,7 miliardi di Tesla. E l’utile netto di BYD si è attestato a 40,25 miliardi di yuan (5,55 miliardi di dollari).

La galoppata del gruppo cinese è impressionante non solo al confronto con la compagnia di Musk. Basti pensare che, sommando le vendite di veicoli elettrici puri (1,76 milioni) e quelle dei modelli ibridi plug-in, BYD lo scorso anno ha effettuato consegne totali per 4,27 milioni di unità, avvicinandosi a colossi “tradizionali” come Ford.

Il presidente del gruppo asiatico, Wang Chuanfu, ha dichiarato durante una chiamata con gli analisti che «le vendite all’estero potrebbero raddoppiare nel 2025, superando le 800.000 unità». Gli esperti hanno interpretato questo obiettivo come un segnale della crescente competitività di BYD nei mercati emergenti, come l’America Latina e il Sud-Est asiatico, nonostante le tariffe imposte dall’UE.

In generale, il gruppo punta a vendere complessivamente tra i 5 e i 6 milioni di veicoli nel 2025.

Da sottolineare anche la capacità di innovazione di BYD. Un analista citato da Reuters ha commentato l’introduzione della nuova tecnologia di ricarica ultra-rapida della società, affermando che «la capacità di offrire 400 km di autonomia con cinque minuti di ricarica potrebbe rappresentare un punto di svolta, superando i Supercharger V4 di Tesla (500 kW) e avvicinando i tempi di ricarica a quelli dei veicoli a combustione».

Certo, in termini di capitalizzazione il confronto BYD-Tesla è ancora impari. Al 26 marzo 2025, la capitalizzazione di mercato del gruppo cinese era di circa 155 miliardi di dollari, mentre quello di Musk, che pure attraversa un periodo complesso per il calo delle vendite, superava i 900 miliardi (grazie anche al suo potenziale di innovazioni come i robotaxi).

Bisogna inoltre ricordare che BYD non è presente negli USA. Infatti, gli Stati Uniti impongono dazi elevati sui veicoli elettrici importati dalla Cina, attualmente al 27,5%, con la possibilità che salgano al 100% come annunciato nel 2024 dall’amministrazione Biden.

Le relazioni tra Casa Bianca e Pechino sono tese, soprattutto in settori strategici come quello tecnologico e (appunto) automobilistico; con le politiche “ultra-protezioniste” di Trump le divergenze potrebbero aumentare.

Tuttavia, nonostante il delicato contesto economico e le tariffe internazionali, «BYD mostra segnali di resilienza» e «le sue prospettive rimangono positive grazie a una valutazione di mercato che non appare eccessiva e a una strategia di diversificazione che include ibridi e veicoli di lusso». Lo ha detto Manika Premsingh, macroeconomista per Seeking Alpha.

Mentre Paul Gong, analista di UBS, in un report di gennaio aveva sottolineato che il colosso cinese è «ben posizionato per mantenere la sua leadership nel mercato globale dei veicoli elettrici, grazie alla sua capacità di offrire veicoli a prezzi competitivi e alla continua espansione internazionale. Prevediamo che le vendite all’estero possano raggiungere 1 milione di unità entro il 2026, se l’azienda riuscirà a mitigare l’impatto delle tariffe europee e a sfruttare la domanda nei mercati emergenti».

Secondo Rho Motion, le vendite globali di veicoli elettrici nel 2025 dovrebbero raggiungere circa 20 milioni di unità, con una crescita del 17% rispetto al 2024. Questa stima si basa su un aumento della domanda in mercati chiave come Cina, Europa e America Latina.