Romantici e pragmatici
- 29 Aprile 2021
- Posted by: VectorWM
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«Romantico: colui che accarezza con amore le idee, indipendentemente dalla loro possibilità.»
Citazione tratta da Senza perdere la tenerezza, di Paco Ignacio Taibo II
«Colui che accarezza con amore le idee, indipendentemente dalla loro possibilità». È questa la meravigliosa descrizione del romantico di Paco Ignacio Taibo II. Ed è un’immagine che, almeno in parte, dovrebbe ispirare anche gli imprenditori. L’economia ha infatti bisogno di persone che sappiano accarezzare con amore grandi idee, anche se, in questo caso, bisogna tenere conto delle effettive possibilità. Insomma: servono imprenditori romantici e pragmatici al contempo.
Pensiamo a un caso pratico: l’idea “romantica” di riportare l’uomo sulla Luna, su cui si stanno sfidando con grande pragmatismo Elon Musk e Jeff Bezos. Per realizzare un tale obiettivo, la Nasa si è affidata a SpaceX, compagnia spaziale fondata dal patron di Tesla, mettendo sul piatto un contratto da quasi 3 miliardi di dollari. Tuttavia, Bezos non vuole arrendersi. Nei giorni scorsi, il fondatore di Amazon e di Blue Origin (concorrente di SpaceX) ha fatto ricorso contro la decisione della National Aeronautics and Space Administration.
Secondo la compagnia spaziale di Bezos, «la Nasa ha fatto un appalto imperfetto per il suo programma di veicoli spaziali lunari» e «ha cambiato le regole del gioco all’ultimo momento». La sua decisione ha eliminato «la possibilità di concorrenza», non solo ritardando ma mettendo «in pericolo il ritorno dell’America sulla Luna», attualmente previsto per il 2024. In particolare, Blue Origin critica la scelta dell’Agenzia spaziale statunitense di assegnare un solo vincitore e non due, contrariamente a quanto dichiarato «durante il processo di presentazione» delle proposte: un cambiamento «ad alto rischio», perché ha cancellato un potenziale «piano di riserva».
L’attacco della compagnia di Bezos ha poi toccato altre tematiche, in maniera dura e “pragmatica”: la decisione della Nasa potrebbe generare anche «un potenziale monopolio per tutte le future missioni di esplorazione», si legge nel ricorso. Blue Origin, che ha collaborato con tre aziende aerospaziali (Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper) per rispondere alla richiesta di tornare sulla Luna, ha chiesto quindi l’annullamento della decisione e la presentazione di nuove offerte. Chi vincerà questo duello fatto di romanticismo e pragmatismo? Non resta che attendere e vedere quale sarà l’esito del ricorso.
Tornando sul pianeta Terra, i mercati hanno monitorato attentamente le decisioni della Federal Reserve. Mercoledì 28 aprile, l’istituto guidato da Jerome Powell ha confermato una politica monetaria accomodante, ribadendo «l’impegno a utilizzare la gamma completa di strumenti per sostenere l’economia degli Stati Uniti in questo momento difficile, promuovendo in tal modo i suoi obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi». In particolare, la banca centrale americana ha lasciato invariati i tassi di interesse – il costo del denaro resta fermo fra lo 0 e lo 0,25% – e ha dichiarato che proseguirà con il piano di acquisti di asset da 120 miliardi di dollari al mese.
Secondo la Fed, l’attività economica si è rafforzata ma rimangono delle incertezze. Il futuro dipenderà soprattutto dall’andamento della campagna vaccinale. Powell, infatti, ha detto che i nuovi casi restano elevati e, per questo, «non è ancora il momento» di parlare di una riduzione degli acquisti di titoli.
Anche in Europa, le scelte di politica monetaria sono tenute sotto stretta osservazione. La scorsa settimana, la Banca centrale europea ha comunicato la propria decisione di lasciare i tassi fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Christine Lagarde, numero uno dell’Eurotower, ha sottolineato che nello scenario dell’Eurozona ci sono «chiari segnali di miglioramento dovuti alla diffusione dei vaccini», ma anche «indicazioni negative legate ai rischi di evoluzione delle varianti del virus».
Per questo, la Bce ha deciso di ribadire il suo orientamento accomodante. Oltre ad aver mantenuto invariati tutti i tassi, è stato annunciato il potenziamento – «a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell’anno» – degli acquisti del Programma per l’emergenza pandemica (PEPP); il piano durerà almeno sino alla fine di marzo 2022, o, in ogni caso, finché l’Eurotower (con estremo pragmatismo) non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus.