Realismo e pensiero positivo: il giusto equilibro per guardare al futuro

«Quando pensieri belli e nuovi cominciarono a scacciare via gli antichi pensieri negativi, la vita soffiò in lui, il sangue riprese a scorrergli sano nelle vene, le energie gli tornarono.»

Citazione tratta da Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett

 

È una sensazione formidabile quando «pensieri belli e nuovi» cominciano «a scacciare via gli antichi pensieri negativi». Perché il sangue riprende a scorrere sano nelle vene, e tornano le energie. La lezione di Frances Hodgson Burnett è da tenere bene a mente, soprattutto in periodi come questo, in cui la sovrabbondanza di cattive notizie, che si leggono dappertutto, rischia di farci cadere nello sconforto totale.

Ma chi opera sui mercati ha bisogno di “sangue che scorre sano nelle vene” e di energie. Perciò bisogna allontanare il pessimismo, senza cadere in facili illusioni (ovvio) ma rimanendo realisti e con un pizzico di ottimismo (perché nel lungo termine i mercati sono “destinati” a crescere).

Innanzitutto bisogna ricordare che, anche in mezzo a tante notizie che possono preoccupare, ve ne sono anche di buone. Per esempio il fatto che la Cina, fondamentale per l’andamento dell’economia mondiale, sta registrando un calo dei casi di Covid-19 e, di conseguenza, sta allentando le restrizioni che hanno causato importanti ripercussioni sull’attività produttiva. In particolare, come mostrano i dati della Commissione sanitaria municipale di Pechino, i contagi nella capitale sono in netta discesa.

Così le autorità hanno allentato le misure per contenere il virus nelle aree che non sono sottoposte a quarantena, abbinando a tale scelta delle iniziative per facilitare la ripresa del lavoro e il normale ordine sociale. Xu Hejian, portavoce del governo municipale di Pechino, ha reso noto durante una conferenza stampa di questa settimana, che adesso si punta a sostenere la ripresa delle attività e la stabilità dei prezzi. E i consumatori sono pronti a riprendere gli acquisti; si pensi che nei giorni scorsi ha riaperto il centro commerciale U-Town nel distretto Chaoyang della capitale, accogliendo subito un gruppo di persone desiderose di fare shopping dopo settimane di chiusura dei negozi.

Circa la situazione cinese, è interessante ascoltare la testimonianza di Simon Lichtenberg, fondatore e amministratore delegato di Trayton Group, che possiede una fabbrica di mobili a Shanghai. «Ogni giorno di sospensione dell’attività comporta costi enormi e ritardi imprevedibili nella produzione», ha detto l’imprenditore danese. Ma fortunatamente lo stabilimento nel distretto di Minhang della metropoli ha ripreso a lavorare da oltre 20 giorni. E da metà aprile, Shanghai ha rilasciato tre ‘white list’ che riguardano un totale di più di 3.000 aziende, al fine di accelerare il lavoro e la produzione.