Mercati, investimenti e colpi di tennis

«Sapere come si gioca non consiste solo nel colpire bene la palla, bensì nel fare la scelta giusta, nel sapere quando smorzarla o colpirla forte, alta, lunga, con backspin o topspin o piatta, e in che punto del campo indirizzarla.»

Citazione tratta da Rafa – La mia storia, di Rafael Nadal e John Carlin

 

Muoversi nel settore degli investimenti a volte è come giocare una partita di tennis, dove «sapere come si gioca non consiste solo nel colpire bene la palla». Bisogna infatti capire quando «smorzarla o colpirla forte, alta, lunga, con backspin o topspin o piatta». Così, anche nel mondo degli investimenti è necessario sapere di volta in volta individuare la mossa giusta da fare.

Per capire come “colpire la palla” adesso, è utile guardare alle previsioni di Goldman Sachs, che ha recentemente stimato una probabilità di recessione del 35% nei prossimi 24 mesi. E Deutsche Bank è d’accordo, considerando che ad aprile aveva già parlato di un futuro complesso. Questo vuol dire che bisogna cadere in preda al panico e scappare da ogni investimento? Assolutamente no, soprattutto considerando che l’alta inflazione attuale erode il valore dei soldi “sotto al materasso”. Proprio come in una partita di tennis, dobbiamo saper leggere il momento e adeguare la strategia.

Di fronte alle preoccupazioni per le difficoltà economiche, la guerra in Ucraina e gli squilibri commerciali, non c’è da meravigliarsi se il mercato è altamente volatile. Ma una volta consapevoli di tale dinamica, gli operatori in gamba sanno come agire al meglio. Come sottolineato da Forbes in un recente approfondimento – ‘Portfolio Protection: 5 Strategies To Preserve Your Capital’invece di prendere decisioni avventate, bisogna affidarsi a una solida strategia di protezione del portafoglio per salvaguardare i propri asset.

E così ha stilato cinque modi per muoversi con saggezza. Primo: valutare un ribilanciamento del portafoglio. Così da identificare eventuali cambiamenti nella propria tolleranza al rischio, nell’impostazione generale e nelle partecipazioni sottostanti. È comunque una buona prassi rivedere l’asset allocation almeno una volta all’anno. Nell’attuale contesto di alta volatilità del mercato potrebbe essere saggio discostarsi dalla strategia che si è soliti seguire, diminuendo la propria esposizione verso strumenti poco remunerativi e aumentando eventualmente l’acquisto di azioni sottovalutate.

Secondo: verificare il livello di diversificazione. Secondo le teorie più accreditate, un portafoglio ben diversificato è la chiave per cogliere opportunità di profitto e attutire le perdite. Tale strategia infatti permette di ridurre i rischi specifici dei singoli investimenti, suddividendo il capitale secondo diverse modalità. Diversificando ad esempio per asset class (es. azioni, obbligazioni e materie prime), settori (sanità, tech o agricoltura) e geografia (investendo in più mercati, senza concentrare tutto in un’unica area).

Terzo: valutare un giusto equilibrio tra i cosiddetti “non-correlating” asset, che sviluppa un concetto già presente nel punto precedente. In particolare, potrebbe essere vantaggioso investire in attività non correlate perché queste reagiscono in modo diverso. Ad esempio, se un evento fa scendere le azioni, le obbligazioni possono salire o viceversa. Investire seguendo tale modalità può mitigare il rischio complessivo del portafoglio.

Quarto: considerare le potenzialità dei dividendi. Investire in azioni su cui è prevista la distribuzione di utili può aiutare l’investitore sotto diversi punti di vista. Quando i prezzi delle azioni scendono, i dividendi possono essere un piccolo paracadute, una nota positiva soprattutto per le persone particolarmente avverse al rischio nel mercato. Inoltre, offrono anche delle risorse aggiuntive da reinvestire in una flessione del mercato.

Quinto: avere una visione di lungo termine. La volatilità delle Borse è una fase, a volte breve a volte no, ma pur sempre destinata a esaurirsi. E, su un orizzonte temporale sufficientemente lungo, è normale vedere periodi di declino e periodi di guadagno, con questi ultimi che premiano i pazienti. Forbes ha scritto addirittura che gli investitori “long view” possono affrontare la volatilità ignorandola del tutto. Continuare ad acquistare azioni in fasi come quella attuale può portare a migliori rendimenti a lungo termine. Tutto questo sempre all’interno di un portafoglio bilanciato e con una selezione strategica di titoli: la chiave è cercare aziende con bilanci solidi, utili coerenti e potenziale a lungo termine. Insomma, bisogna capire i colpi giusti come fa Nadal nel tennis.