Le opportunità che scorrono

«A volte siamo così attaccati al nostro modo di vivere che rifiutiamo una grande opportunità solo perché non sappiamo come sfruttarla.»

Citazione tratta da Il fiume che scorre, di Paulo Coelho

 

Le opportunità possono aprirsi di fronte a noi in qualsiasi momento, ma, come scrive Paulo Coelho, a volte le rifiutiamo perché siamo troppo «attaccati al nostro modo di vivere» e non sappiamo come sfruttarle.

E può capitare anche agli investitori di essersi così abituati a una routine da perdere di vista le potenziali opportunità. In un periodo altamente turbolento sui mercati, come quello attuale, si potrebbero per esempio sottovalutare le IPO.

Una notizia interessante in tal senso arriva da Intel, che sta portando avanti i suoi piani per quotare negli Stati Uniti le azioni della sua unità Mobileye self-driving-car, ossia l’azienda che sviluppa tecnologie di guida autonoma e sistemi per assistenza alla guida (come fotocamere, software etc.). Il colosso americano dei semiconduttori già lo scorso anno aveva mostrato interesse nel lanciare il suo fiore all’occhiello a Wall Street, con una strategia chiara: utilizzare i proventi della quotazione per costruire nuove fabbriche di chip.

A marzo Intel ha poi dichiarato di aver presentato in modo confidenziale una bozza di dichiarazione di registrazione alla Securities and Exchange Commission (Sec), finalizzata all’IPO di Mobileye.

Le tempistiche sono però andate per le lunghe e il fondatore e Ceo di Mobileye, Amnon Shashua, qualche mese fa ha inviato una lettera ai dipendenti per spiegare le ragioni del ritardo: «Il problema è la condizione di mercato. Non ho bisogno di parlarvi dello stato del mercato azionario, lo vedete voi stessi. Il problema con la cattiva condizione di mercato non è la valutazione, ma la stabilità. La mancanza di stabilità, o l’elevata volatilità, d’altra parte, potrebbe avere un effetto negativo sui risultati di qualsiasi IPO. Credo che raggiungere l’obiettivo di una IPO di successo e sostenere tale successo a lungo termine ci richieda di aspettare che il mercato si stabilizzi. Speriamo ancora che accada nel corso del 2022».

Me oggi il vento è cambiato per il colosso americano e il momento dell’IPO sembra essere a portata di mano: il prospetto per arrivare sul NASDAQ è stato depositato nei giorni scorsi. Secondo Reuters, Intel prevede che, per la quotazione, Mobileye sarà valutata intorno ai 50 miliardi di dollari.

L’azienda di origine israeliana, passata sotto bandiera a stelle e strisce nel 2017, ha beneficiato delle sinergie che sono venute a crearsi. I ricavi – per fare un esempio concreto – sono cresciuti da 879 milioni di dollari nel 2019 a 1,4 miliardi di dollari nel 2021. A livello di manodopera, la società oggi conta 3.100 dipendenti in tutto il mondo, l’80% dei quali focalizzati sulla ricerca e sullo sviluppo.

La sua quotazione – ed è importante segnalarlo – fa parte di una più vasta strategia di Intel, capitanata dall’amministratore delegato Pat Gelsinger, per trasformare il suo core business in cui le tecnologie per la guida acquisiranno particolare importanza.

Le IPO non hanno avuto vita facile ultimamente. Ma lo sbarco in Borsa di Mobileye, che arriva in scia al debutto di Porsche e dopo la notizia secondo cui Volkswagen sarebbe sulla strada per quotare PowerCo, potrebbe essere un segnale del miglioramento del sentiment degli investitori.

Secondo diversi analisti, infatti, se il debutto di Mobileye sarà accolto bene, potrebbe generare un effetto positivo e incoraggiare altri grandi nomi come Instacart, Reddit e ServiceTitan, che hanno posticipato le loro IPO in attesa di valutare l’evoluzione del contesto finanziario.

Perciò, anche se l’economia mondiale vive ancora una fase particolarmente complessa, bisogna considerare anche gli eventi potenzialmente positivi. Negli States, inoltre, sono stati pubblicati nuovi dati macroeconomici che fanno sperare gli investitori in una Federal Reserve più moderata circa le politiche sui tassi di interesse. L’indice ISM manifatturiero, pur rimanendo in espansione, sta rallentando e sarà proprio questa frenata, secondo gli osservatori, a spingere la Fed verso rialzi più contenuti rispetto alle precedenti previsioni.

Passando all’Australia, si pensi che martedì la Banca centrale ha aumentato i tassi di soli 25 punti base, contro delle stime iniziali più “salate”. Insomma, meglio monitorare con cura le IPO e le politiche monetarie, così da valutare tutte le opportunità.