«Se un corridore deve per forza individuare un avversario da battere, lo cerchi nel sé stesso del giorno prima.»

Citazione tratta da L’arte di correre, di Haruki Murakami

 

L’Europa dei mercati dei capitali può e deve migliorare, partendo dall’analisi delle proprie debolezze. Perché per migliorarsi, come il corridore di Murakami, il Vecchio Continente può trovare «un avversario da battere» cercandolo «nel sé stesso del giorno prima». Ed è ora di migliorare nella gestione e diffusione dei dati finanziari: è una sfida in primis con sé stessi.

Il riferimento è relativo al “consolidated tape”, un sistema elettronico che raccoglie i dati in tempo reale delle Borse, come il prezzo e il volume, e li diffonde agli investitori. Infatti, di recente è stata diffusa una notizia relativa a tale strumento che è passata un po’ sottotraccia. Banche e gestori patrimoniali stanno collaborando con le istituzioni europee per svilupparne un versione hi-tech in grado di ampliare il bacino di investitori nei mercati dei capitali del continente.

In questo caso, però, oltre a sfidare sé stessi bisogna anche competere meglio con Wall Street. Gli Stati Uniti, infatti, dispongono già da tempo di un consolidated tape che aggrega i prezzi delle azioni e delle obbligazioni di piattaforme di negoziazione concorrenti, con il vantaggio di consentire agli investitori di individuare le offerte migliori. L’Unione Europea e la Gran Bretagna hanno intenzione di aumentare il ritmo della loro corda e recuperare terreno nei confronti degli States, puntando a colmare il divario nel giro di tre anni.

I sostenitori ritengono che un’unica istantanea dei prezzi in tempo reale renderebbe più facile il trading transfrontaliero nel Vecchio Continente. Attirando così un maggior numero di investitori.

«Lo scopo del tape è quello di democratizzare l’accesso ai dati di mercato e di assicurarsi che tutti vedano la sua ampiezza e la sua profondità». È questa la dichiarazione, riportata da Reuters, di Natan Tiefenbrun, presidente del settore azionario nordamericano ed europeo di Cboe Global Markets. Il quale ha sottolineato che l’attuale sistema disordinato e frammentato per la gestione dei dati di mercato scoraggia gli investitori.

L’ESMA, l’autorità di vigilanza sui titoli dell’UE, ha fatto sapere che terrà delle consultazioni sui criteri di selezione degli offerenti, i quali dovranno gestire inizialmente un tape per le obbligazioni e successivamente uno per le azioni. All’interno di tale iniziativa, stanno emergendo tensioni tra le Borse e le banche e i gestori patrimoniali sul prezzo dei dati di mercato. Le Borse storcono il naso, perché vogliono tutelare i loro dati redditizi, mentre i gestori patrimoniali e le banche sostengono che non ci sarebbero dati senza le loro operazioni. L’UE però sembra avere le idee chiare: questa nuova tecnologia si farà nonostante le potenziali ostruzioni.

EuroCTP, una joint venture sostenuta da 14 borse, tra cui Deutsche Boerse ed Euronext, sta provando a giocare d’anticipo e ha iniziato a lavorare alla realizzazione di un suo tape, prima di qualsiasi imposizione normativa. Un terreno su cui sta “correndo” anche Adamantia. La società di consulenza francese aveva lanciato uno studio di fattibilità nel 2021, con il sostegno di Barclays, BNP Paribas, Credit Agricole, Deutsche Bank, Societe Generale e UniCredit. Adesso Adamantia è alle prese con l’elaborazione di un piano d’investimento e con la selezione di un’azienda tech per la costruzione del tape, con l’obiettivo di arrivare pronta alla prossima gara d’appalto dell’ESMA.

I mercati dei capitali europei potrebbero fare un vero salto di qualità. Ed è interessante notare come, negli Stati Uniti, un tale sistema elettronico è in vigore da decenni sotto la supervisione della Consolidated Tape Association; l’ente, a cui partecipano anche la Borsa di New York e il Nasdaq, sovrintende al Securities Information Processor che diffonde (appunto) in tempo reale informazioni sulle negoziazioni.

In Europa, solo i grandi operatori di mercato con risorse finanziarie elevate possono permettersi di ottenere i prezzi dalle numerose piattaforme di trading sparse per il Continente. Anche i costi per realizzare una tecnologia tape sono altissimi (fino a 98 milioni di euro secondo un rapporto di Oliver Wyman).  Pertanto, l’iniziativa promossa dall’UE è di fondamentale importanza per migliorare la corsa dei mercati.