L’Alchimista

“ Gli uomini sono artefici del proprio destino: possono commettere sempre gli stessi errori, possono fuggire costantemente da ciò che desiderano, e che magari la vita gli offre in modo generoso; oppure possono abbandonarsi al destino e lottare per i propri sogni accettando il fatto che si presentano sempre nel momento giusto

Quando si vedono sempre le stesse persone, alla fine queste cominciano a far parte della nostra vita. E quando divengono parte della nostra vita, cominciano anche a volerla modificare. Se non ci comportiamo come loro si aspettano, si irritano. Sembra che tutti abbiano l’idea esatta di come dobbiamo vivere la nostra vita. E non sanno mai come devono vivere la loro.

Possiedo solo il presente ed è il presente che mi interessa. Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.

Tratto da “L’Alchimista” di Paulo Coelho

 

L’Alchimista” è la storia di una iniziazione. Santiago, un giovane pastorello andaluso, intraprende  un viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che lo porterà fino all’Egitto delle Piramidi, alla ricerca di un tesoro sognato. Quello che troverà è la propria Leggenda Personale.

Gli alchimisti si proponevano grandi obiettivi: conquistare l’onniscienza, creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, generare e prolungare indefinitamente la vita; oltre al più famoso: trasformare i metalli di base in oro.

Forse, dietro questi rialzi da record in Borsa, ci sono gli alchimisti. Wall Street, Francoforte, Parigi, Hong Kong sono sui massimi di sempre e non vogliono rallentare. Anche le economie corrono, quella europea nel 2017 ha segnato il record dell’ultimo decennio. Nel 2017 il Pil dell’eurozona è cresciuto del 2,5% sopra anche al 2,3% degli Usa, che di record, a livello di dati macro, non ha nulla da invidiare soprattutto sul fronte occupazione.  Il pil tedesco è ai massimi degli ultimi sei anni. La Francia sotto l’effetto di Macron cresce dell’1,9%, miglior performance dal 2011. La Spagna corre del 3,1%. Anche le prospettive per il 2018, secondo la maggior parte degli analisti, rimangono buone.

Insieme alla corsa del Pil, in Germania cala il debito pubblico. Berlino segna addirittura un avanzo di bilancio pari all’1,2% del Pil, 38,4 miliardi di euro, il maggiore mai registrato dalla riunificazione del 1990.

Sempre, secondo qualche regola magica, gli alchimisti sono riusciti, almeno in Europa a tenere ancora sotto controllo l’inflazione. Il rialzo dell’euro, infatti, ha neutralizzato le spinte inflazionistiche del caro greggio. Gli economisti calcolano che, senza la supermoneta, l’inflazione sarebbe stata del 2% e non dell’1,3%. Il 2% è la soglia critica dove, anche le formule dell’alchimista Draghi, non posso più nulla.

Se il libro di Coelho narra  la ricerca di un tesoro, interiore, ovvero la leggenda personale, quella dei mercati è una scoperta momento per momento. Il tesoro per ora è lì, splende sui massimi; ma proprio quando tutti hanno una visione comune (“tutti hanno l’idea esatta di come dobbiamo vivere la nostra vita”) allora è il momento in cui bisogna cambiare. Modificare, non solo atteggiamento ma le lenti con cui analizzare il mercato e, di conseguenza, i nostri portafogli, altrimenti l’alchimia non funzionerà più.

Guardandosi bene dentro, con calma, senza lasciarsi distrarre dai rumori dell’entusiasmo generale,  qualcosa si sta muovendo. Il rendimento del decennale tedesco si è portato sopra lo 0,7%, il quinquennale è sulla parità. Anche al di là dell’Oceano, il decennale statunitense si è spinto fino alla soglia del 2,70%, e quello a due anni il 2,15%, ai massimi da settembre 2008. Le vendite stanno interessando tutti i tratti della curva. Con il deprezzamento del dollaro e il caro greggio, aumentano le spinte inflazionistiche nel Paese a stelle strisce.

Con questi numeri è difficile anche attaccare i politici.  Il grande alchimista Usa è Donald Trump. La riforma fiscale sta spingendo le aziende Usa a investire nel Paese e allo stesso tempo ha dato una mano alla  ripresa dell’M&A. Quanto a fusioni e acquisizioni, siamo sui top del 2000. Solo nei primi 28 giorni del 2018 si registrano, a livello globale, M&A per un valore di 273 miliardi. Si tratta sempre di chimica. Il più attivo è il settore farmaceutico, con Sanofi che ha acquistato prima per 11,5 miliardi Bioverativ, poi per 3,9 miliardi Ablynx. Celgene ha conquistato per 9 miliardi Juno Therapeutics. A meno di eventi inaspettati, la corsa dell’M&A dovrebbe continuare nei prossimi mesi e potenzialmente accelerare ancora. Se alla fine dello scorso anno gli analisti prevedevano un livello di operazioni di fusione e acquisizione per 3mila miliardi di dollari, a livello globale, nel 2018, ora le stime sono state alzate del 6,7% a 3.200 miliardi. Le operazioni di Ipo, altro importante termometro della salute del settore aziendale, sono attese in crescita di oltre il 50% a livello globale a 290 miliardi di dollari.

La nostra Leggenda personale è essere unici, diversi, continuare a viaggiare, incontrare nuove società, manager, selezionare quelle che sono sempre in cammino, pronte ai cambiamenti, con un’unica missione crescere sempre, perché la meta è il viaggio, passo dopo passo, momento dopo momento, con un’unica attenzione, rimanere sempre umili per imparare.