La via dell’eccellenza

«L’eccellenza morale è il risultato dell’abitudine. Noi diventiamo giusti col compiere azioni giuste, temperati col compiere azioni temperate, coraggiosi, col compiere azioni coraggiose.»

Citazione tratta dall’Etica nicomachea, di Aristotele

 

«L’eccellenza morale è il risultato dell’abitudine», sosteneva Aristotele. Perché «noi diventiamo giusti col compiere azioni giuste, temperati col compiere azioni temperate, coraggiosi, col compiere azioni coraggiose». E – aggiungiamo – saggi col compiere azioni sagge. È un insegnamento utile anche per chi opera sui mercati, in cui abituarsi ad agire in maniera saggia ed equilibrata, senza farsi prendere dall’emotività del momento, è fondamentale. Insomma: bisogna puntare all’eccellenza, altrimenti si rischia di avere una svalutazione dei propri asset.

Dunque, adesso che siamo a luglio, tra le azioni più utili da compiere c’è sicuramente quella di monitorare la pubblicazione delle trimestrali. Tra le più attese, senza ombra di dubbio, troviamo quella di Netflix, resa nota questa settimana.

Il colosso dello streaming che, dopo il calo di 200 mila utenti nel primo trimestre, ha registrato una pressoché continua flessione del titolo, ha annunciato di averne persi 970 mila nel secondo. Eppure è una notizia positiva, perché sono meno della metà dei 2 milioni preannunciati ad aprile, e nel terzo trimestre si prevede un recupero di un milione.

Guardando ai risultati di bilancio, il fatturato è salito dell’8,6% a 7,97 miliardi di dollari, rallentato dalla valuta statunitense forte. La società ha evidenziato che i ricavi sarebbero aumentati del 13% senza l’impatto del cambio. In particolare, il dollaro forte ha pesato per 339 milioni sui guadagni, realizzati per circa il 60% fuori dagli Stati Uniti.

Mentre l’utile è cresciuto del 7,7% a 1,44 miliardi: è un dato migliore delle attese, pari a 3,2 dollari per azione, contro stime pari a 3 dollari. Per il trimestre in corso, Netflix ha dichiarato di aspettarsi entrate per un totale di 7,84 miliardi di dollari, in ribasso rispetto alle previsioni degli analisti intervistati da Zacks (8,08 miliardi di dollari).

Dopo anni di crescita esponenziale, il gruppo inizia a sentire il peso dei concorrenti, come Walt Disney, Warner Bros Discovery e Apple, che stanno investendo pesantemente nelle proprie piattaforme di streaming. Ma Netflix, che rimane il servizio dominante in tutto il mondo (vanta oltre 221,6 milioni di abbonati), ha elaborato una controffensiva.

«La nostra sfida e la nostra opportunità e accelerare la crescita dei ricavi e degli abbonati», ha spiegato il gruppo. E nella lettera agli azionisti ha annunciato che probabilmente lancerà, inizialmente su due mercati, il suo nuovo abbonamento più economico e con la pubblicità. Aggiungendo che «come tutte le nostre iniziative, vogliamo imparare e migliorare rapidamente l’offerta. La nostra attività pubblicitaria in qualche anno sarà molto diversa da quella del primo giorno». Netflix, a tal proposito, ha fatto sapere di aver scelto Microsoft per la fornitura della tecnologia che ottimizzerà il posizionamento della pubblicità.

Il 19 luglio, dopo la pubblicazione della trimestrale, nell’afterhours di Wall Street il titolo è balzato dell’8%. E adesso è bene tenerlo sotto osservazione perché potrebbe offrire opportunità di un potenziale ulteriore rialzo.

Un’altra società da monitorare è IBM, che nel secondo trimestre 2022 ha registrato entrate per 15,5 miliardi di dollari, in rialzo del 9% (+16% a valuta costante). L’utile netto Adjusted è stato pari a 2,1 miliardi di dollari, in crescita del 45%. Mentre l’utile netto per azione Adjusted si è attestato a 2,31 dollari; il consensus, stando ai dati Refinitiv, aveva stimato un utile per azione di 2,27 dollari su ricavi per 15,2 miliardi. IBM, inoltre, ha restituito 1,5 miliardi di dollari agli azionisti in dividendi tra aprile e giugno.

«Nel trimestre – ha spiegato il Ceo Arvind Krishna – abbiamo ottenuto una buona performance dei ricavi con una crescita equilibrata nelle nostre aree geografiche, guidati dalla domanda dei clienti per le nostre offerte di cloud ibrido e intelligenza artificiale. Il team IBM ha eseguito bene la nostra strategia. Con i risultati del nostro primo semestre, continuiamo a prevedere una crescita dei ricavi per l’intero anno».

Valutare le trimestrali è utile anche per capire il quadro generale, ovvero come le aziende stiano gestendo le pressioni economiche, tra cui una maggiore inflazione e, negli States, un dollaro più forte. Capire come operare in maniera saggia sui mercati non è semplice, e proprio per questo bisogna sempre cercare l’eccellenza.