La conoscenza necessaria

«La conoscenza delle cose del mondo può essere colta soltanto investigandolo attentamente.»

Citazione tratta da La conoscenza necessaria, di Lewis Dartnell

 

Per conoscere l’economia bisogna conoscere il mondo e viceversa. Per farlo, come dice Lewis Dartnell, c’è un solo modo: investigare attentamente.

E in questo periodo bisogna, in particolare, investigare attentamente le trimestrali. Tra le più recenti, quella di General Motors ha riservato alcune sorprese. Nonostante le vendite negli USA siano in contrazione e la joint-venture con Saic in Cina, precedentemente profittevole, soffra la concorrenza locale, la compagnia si è dimostrata in ottima salute.

La prima delle Big Three di Detroit ha registrato entrate per 48,8 miliardi di dollari tra luglio e settembre, in rialzo del 10% sullo stesso periodo dell’anno scorso, superando le attese di 44,6 miliardi. Il balzo si deve ai prezzi medi di suv e pick-up negli States, che sono rimasti invariati rispetto allo scorso trimestre, al di sopra dei 49mila dollari. Passando all’utile operativo, General Motors ha portato a casa un aumento del 15,5%, arrivando a 4,1 miliardi. Anche il margine operativo è salito: da 8,1% a 8,4%.

Escludendo le componenti una tantum, l’utile rettificato per azione si è attestato a 2,96 dollari, battendo le stime degli analisti (2,38 dollari). Alla luce di queste performance, è stata alzata la previsione di utile netto sulla parte bassa della forchetta, spuntando leggermente quella alta. Nel 2024, dunque, la società prevede un utile compreso tra 10,4 e 11,1 miliardi di dollari, rispetto ai precedenti 10-11,4 miliardi.

Inoltre, «con gli ottimi risultati del terzo trimestre, prevediamo ora che il nostro Ebit per l’intero anno rettificato si aggiri intorno ai 14-15 miliardi di dollari», ha sottolineato Mary Barra, Ceo del gruppo. Tuttavia, la manager ha evitato di cedere al trionfalismo: «Voglio che sia chiaro che non stiamo confondendo il progresso con la vittoria. La concorrenza è agguerrita e il contesto normativo continuerà a diventare più severo». 

Le vendite complessive negli Stati Uniti, il mercato più importante per la compagnia, sono diminuite del 2,2% nel trimestre: lo ha detto il direttore finanziario, Paul Jacobson, che poi ha fatto un focus sulle vendite ai privati, in genere più redditizie, che invece sono aumentate del 3%. Il manager ha poi evidenziato che la riduzione dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve dovrebbe migliorare lo scenario nel 2025.

Passando a investigare i risultati di Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, si nota l’aumento delle vendite nette per il terzo trimestre del 2024, pari a 17,1 miliardi di dollari, rispetto ai 16,9 miliardi dello stesso periodo 2023. Gli utili netti si sono attestati a 1,6 miliardi di dollari, ovvero 6,8 dollari ad azione, rispetto ai precedenti 1,7 miliardi, ovvero 6,73 dollari ad azione.

«Nel terzo trimestre, abbiamo portato avanti le nostre priorità strategiche, operative e finanziarie, come dimostrato dal nostro backlog record di oltre 165 miliardi di dollari, 48 consegne di F-35, una maggiore produzione sui programmi missilistici e 2,1 miliardi di dollari di free cash flow generation», ha dichiarato il Ceo, Jim Taiclet. Aggiungendo che «come conseguenza dei nostri solidi risultati annuali e della fiducia nelle nostre performance a breve termine, stiamo aumentando le previsioni per le vendite dell’intero anno 2024».

In particolare, Lockheed Martin prevede ricavi per l’intero anno a quota 71,25 miliardi di dollari, in leggero rialzo rispetto alla precedente stima (70,50-71,50 miliardi), e un utile per azione di 26,65 dollari (prima la forchetta era 26,10-26,60 dollari).

Anche Verizon Communications, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha annunciato i propri risultati per il terzo trimestre. In questo caso, investigando il bilancio, si evince soprattutto una voce in calo. L’utile netto, difatti, è sceso a 3,4 miliardi di dollari dai 4,9 miliardi di dollari di un anno fa. La società, tuttavia, ha spiegato che sul bilancio hanno inciso 2,3 miliardi di dollari di oneri relativi a voci straordinarie.

Il Ceo, Hans Vestberg, ha poi detto che «continuiamo a fornire risultati solidi nella mobilità e nella banda larga e siamo sulla buona strada per soddisfare le nostre indicazioni finanziarie per l’intero anno 2024».