Il vizio di andare avanti con la testa voltata all’indietro
- 20 Ottobre 2022
- Posted by: VectorWM
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«Era il “nostro” vizio, questo: d’andare avanti con le teste sempre voltate all’indietro.»
Citazione tratta da Il giardino dei Finzi Contini, di Giorgio Bassani
«Andare avanti con le teste sempre voltate all’indietro». È questo il vizio descritto dalla penna del Bassani ne Il giardino dei Finzi Contini. Ed è un vizio che non si possono permettere coloro che operano sui mercati, i quali, al contrario, devono sempre guardare avanti.
In Europa, per esempio, bisogna guardare avanti su quello che accadrà all’approvvigionamento di gas. In questi giorni stanno diminuendo le preoccupazioni circa le forniture invernali, grazie a un clima più caldo del solito e agli alti livelli di stoccaggio.
Nel breve termine i consumi dovrebbero, infatti, diminuire grazie a un’ondata di calore nell’Europa sud-occidentale e nella parte centrale del continente. E, sebbene la situazione rimanga particolarmente delicata, anche le mosse dell’Unione Europea (guardando avanti) potranno dare un contributo significativo allo smorzamento delle tensioni sui prezzi.
A livello di stoccaggio del gas, gli impianti sono pieni per oltre il 90%. Parliamo quindi di un dato superiore alla media quinquennale per questo periodo dell’anno: merito certamente del clima più caldo, ma anche dell’aumento delle importazioni di gas (compreso quello liquefatto) da Paesi alternativi alla Russia.
Tuttavia, una volta superato questo inverno, bisognerà lavorare sodo per ricostituire gli stock anche per l’anno successivo. Ma il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha spiegato in questi giorni che «l’insieme delle misure presentate a livello comunitario dovrebbero permetterci di superare due o tre inverni difficili».
In particolare, questa settimana, le autorità europee hanno proposto un meccanismo di correzione dei prezzi del gas sul mercato. Le precedenti misure riguardavano principalmente la domanda (più risparmio energetico e maggiore efficacia delle fonti rinnovabili). Nel pacchetto appena presentato, invece, si punta a lavorare sull’offerta.
«Ci siamo preparati bene per l’inverno che ci attende, riempiendo le nostre riserve di gas, risparmiando energia e trovando nuovi fornitori – ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – Ora possiamo affrontare i prezzi eccessivi e volatili. Introdurremo un meccanismo temporaneo per limitare i prezzi eccessivi quest’inverno, mentre sviluppiamo un nuovo parametro di riferimento in modo che il gas liquefatto sia scambiato a un prezzo più equo».
Inoltre, c’è la proposta di dotare l’Ue degli strumenti giuridici per l’acquisto congiunto di gas. I dettagli operativi di tali misure non sono stati ancora annunciati, ma guardando avanti sappiamo che questa è la strada scelta dall’Europa.
Focalizzandoci sulla prima economia del Continente, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ordinato un allungamento della vita delle tre centrali nucleari del Paese fino a metà aprile 2023, scelta necessaria per evitare carenze energetiche.
Sempre restando in Europa, sono stati pubblicati interessanti dati relativi al mercato dell’auto, che ha registrato numeri in crescita a settembre. Nel mese, le immatricolazioni nell’Ue sono aumentate del 9,6% a 787.870 unità. Si tratta del secondo mese consecutivo di incremento nel 2022, dopo il +4,4% di agosto. E se aggiungiamo all’Ue anche il Regno Unito e i Paesi Efta (Associazione di libero scambio tra Svizzera, Islanda e Norvegia) le immatricolazioni sono cresciute del 7,9% a 1.049.926 unità (+3,4% in agosto).
I numeri sono stati messi nero su bianco dall’associazione europea dei produttori di auto (Acea). Che però ha evidenziato il fatto che questo aumento si deve in buona parte alla bassa base di confronto di settembre 2021, quando la carenza di semiconduttori aveva abbattuto la produzione di veicoli.
«Il miglioramento è diffuso, forse è però ancora presto per l’ottimismo – viene sottolineato dal centro studi Promotor – Il debole segnale positivo di agosto che si rafforza a settembre va comunque preso in considerazione, anche se vi è la concreta possibilità di essere di fronte più che a un’inversione di tendenza a un rimbalzo in un mercato che, rispetto al 2019, cioè rispetto ai livelli pre-pandemia, nei primi nove mesi di quest’anno è calato di circa un terzo».
Ora bisogna guardare avanti: secondo alcuni osservatori, la crescita potrebbe consolidarsi, ma la situazione va costantemente monitorata con prudenza.