Hagakure. Il codice segreto dei Samurai

“Nei giorni felici, bisogna guardarsi dalla superbia e dalla smodatezza. Se una persona non è prudente quando una situazione è normale, poi non sarà in grado di recuperare. Chi si esalta nei tempi buoni vacillerà in quelli avversi.”

“Chi possiede poca saggezza criticherà i suoi tempi. Ciò è all’origine delle disgrazie. Una persona prudente nel parlare sarà utile in tempi prosperi ed eviterà guai nei tempi nefasti.”

 “L’avidità, la rabbia e la stupidità vanno sempre insieme. Quando nel mondo accade qualcosa di male, se osserviamo con attenzione, vedremo che è in relazione con queste tre cose. Se guardiamo ciò che vi è di buono, ci accorgeremo che non manca di saggezza, umiltà e coraggio.”

Tratto dallHagakure (葉隠 Hagakure kikigaki”), Il codice segreto dei samurai scritto da Yamamoto Tsunetomo.

 

Hagakure è una delle opere letterarie più significative tramandateci dal Giappone, pubblicata nel 1906 benché sia stata composta due secoli prima.

Il titolo Hagakure (葉隠 Hagakure kikigaki) significa letteralmente “nascosto dalle foglie” e trasmette l’antica saggezza dei samurai sotto forma di brevi aforismi dai quali emerge lo spirito del Bushidō (la Via del guerriero) con la differenza di rivolgersi al Samurai solitario (rōnin) che può venire a trovarsi, per una serie di vicissitudini che non dipendono dalla sua volontà, senza un signore da servire.

Prevale un ottimismo diffuso sostenuto a ragion veduta da dati macroeconomici e da ottimi bilanci societari oltre che da un approccio espansivo e cauto delle banche centrali. Le quotazioni di molti mercati segnano record storici, vedi Wall Street, Hong Kong, massimi di periodo per Giappone, Francoforte ed Eurostoxx 50. Da inizio anno anche i mercati indicati più deboli, vedi l’Italia, in vista delle elezioni, sono i più forti in Borsa +7,4%.

La settimana si apre con l’euro/dollaro sui massimi da tre anni favorito dalle aspettative crescenti da parte degli operatori che la BCE possa ridurre ulteriormente le misure accomodanti nel corso del 2018. Ad avvalorare questa tesi sono giunte le dichiarazioni del solito Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank, a cui si aggiungono quelle del numero uno della Banca Centrale estone, nonché membro del comitato della Bce, Ardo Hansson, che, in due interviste distinte, hanno dichiarato che la Bce può chiudere il QE a ottobre. Da inizio anno il Qe si è dimezzato passando da 60 miliardi di acquisti mensili a 30 con l’obiettivo già noto di revisione a settembre.

La debolezza del biglietto verde favorisce l’oro, salito oltre i 1340 dollari, ed in parte anche il petrolio con il Brent a 70 dollari. Sul lato tassi, il 2 anni USA ha toccato il massimo dal 2008, sopra il 2%. Il due anni americano rende il doppio di quello greco, quello italiano ha un rendimento negativo -0,3%.

Ritornando sul fronte valute è la Cina che potrà sorprendere nel 2018. Lo yuan ha toccato i massimi da due anni sul dollaro dopo che la Bundesbank ha deciso di includere la divisa cinese tra le riserve valutarie e con i clienti di corporate banking orientati a ridurre le posizioni sul dollaro. La mossa fa parte di un processo di internazionalizzazione del renminbi lenta ma costante: nel 2017 la Bce ha convertito asset per 500 milioni di dollari in valuta cinese.

E’ proprio dall’Asia che sta arrivando una nuova visione del mondo. La Banca del Giappone ha deciso di terminare l’acquisto dei bond a lungo termine Usa. La Cina ci starebbe pensando, ma la sua esposizione di 2 trilioni in titoli di Stato americani suggerisce cautela. Intanto l’agenzia di rating Dagong Global Credit Rating ha tagliato il giudizio sui titoli di Sato americani a BBB+ da A-.

Sembra che i giapponesi vogliano applicare il consiglio dell’Hagakure che suggerisce di guardarsi dalla superbia e dalla smodatezza nei giorni felici , proprio sui bond americani. “Chi si esalta nei tempi buoni vacillerà in quelli avversi”.

Hagakure significa “cercare sotto le foglie”. Il mercato ha corso molto, nessuno sa dire se ripeterà i record del 2017, anno in cui tutti si aspettavano una correzione che non è mai arrivata. Il rapporto prezzo/utili rettificati del mercato Usa è 32,4 volte, più alto di quanto si era registrato nel settembre 1929.

Crediamo che per scovare qualcosa di buono oggi è necessario non lasciarsi prendere dall’avidità, la rabbia e la stupidità ma utilizzare saggezza, umiltà e coraggio per scovare sotto le foglie quegli investimenti che hanno ancora spazio per esprimere valore, perché in questi anni hanno puntato sulla crescita di lungo periodo.

Nessuna smodatezza nei tempi felici. Al contrario vi sono molte società che hanno approfittato della situazione per ridurre o azzerare i debiti e accelerare sugli investimenti. Ora sono immuni dal rialzo dei tassi e al contrario potranno approfittare dei frutti della loro innovazione. Sono società che si sono internazionalizzate e hanno lanciato nuovi prodotti, hanno spinto su software e robotica. Oppure sono Paesi che hanno ridotto il debito, e avviato in maniera decisa il processo di riforme. Sono commodity insostituibili, come il litio indispensabili per le nuove batterie.