Future Mirror – Stellantis Ventures investe i primi 100 milioni

Diversificare e puntare sul futuro: è questo il mantra di Stellantis. Come riportato da un comunicato di questa settimana, infatti, il ramo corporate venture della casa automobilistica ha finora investito circa un terzo del suo fondo – da 300 milioni di euro totali – in 10 startup, che spaziano dalla tecnologia delle batterie alla realtà aumentata olografica, fino alla produzione sostenibile e alle biciclette elettriche. E anche in un fondo dedicato alla mobilità, di cui non si cita però il nome.

Stellantis Ventures ha tuttavia dichiarato le imprese su cui ha investito; tre di queste aziende hanno servizi in fase di lancio quest’anno all’interno dell’ecosistema di prodotti della compagnia. Parliamo di Nauto, specializzata nella visione computerizzata, la startup di e-bike connesse Beweelsociety e Trails Offroad, che si occupa della mappatura dei sentieri e della creazione di guide altamente dettagliate.

«Trasformare Stellantis in un’azienda tecnologica per la mobilità significa avere la mentalità di una startup, concentrandosi sui clienti e lavorando con un pizzico di impazienza», ha dichiarato Ned Curic, Chief Technology Officer di Stellantis. Che ha poi aggiunto: «Stiamo utilizzando la forza di Stellantis Ventures per entrare in contatto con aziende che stanno sviluppando tecnologie all’avanguardia, che crediamo possano trasformare l’esperienza in cabina e migliorare il settore della mobilità, per i nostri clienti e per la società nel suo complesso».

Entriamo allora nel dettaglio. Nauto ha sviluppato un sistema di sicurezza che valuta sia il rischio del comportamento del conducente sia il rischio esterno della strada, segnalando al guidatore le azioni per ridurre l’eventuale distrazione e prevenire potenziali collisioni in tempo reale, nel rispetto della privacy degli utenti. Le applicazioni della startup – che saranno integrate nelle flotte commerciali Stellantis degli Stati Uniti – possono anche accelerare l’elaborazione dei sinistri.

Beweelsociety, invece, è più di una semplice azienda di biciclette elettriche connesse. Infatti, offre un’ampia gamma di servizi attraverso un’unica app digitale, tra cui finanziamenti, assicurazioni e servizi di assistenza (manutenzione, antifurto). Con Beweelsociety, Stellantis espande la sua visione di mobilità, nel segno dell’ecosostenibilità. Le prime biciclette elettriche saranno disponibili per l’acquisto a partire dall’ultimo trimestre del 2023.

Passando a Trails Offroad, bisogna sottolineare il suo asset: una biblioteca digitale di oltre 3.000 guide di percorsi fuori strada negli Stati Uniti e in Canada, che possono essere caricate nel sistema Uconnect di Jeep. La descrizione del percorso, le classificazioni di difficoltà, i punti di interesse, i video e le recensioni: con questa soluzione si può partire all’avventura con tutte le informazioni necessarie. A breve, i nuovi veicoli Jeep selezionati avranno accesso a oltre 200 guide, mentre il catalogo completo sarà offerto come servizio in abbonamento.

Un’altra impresa del portafoglio di Stellantis Ventures è 6K, che consente una produzione sostenibile (a basse emissioni di carbonio) di materiali per batterie per veicoli elettrici, stampa 3D e altre applicazioni. Parliamo di un’attività particolarmente strategica, considerando che la casa automobilistica mira a dimezzare le emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021. Per raggiungere questo obiettivo, Stellantis ha dichiarato che il 100% delle vendite di autovetture in Europa e il 50% delle vendite di autovetture e autocarri leggeri negli Stati Uniti saranno a batteria elettrica entro la fine del decennio.

Le altre startup in portafoglio sono Envisics (realtà aumentata olografica), Lyten (sviluppatore di batterie al litio-zolfo), Geoflex (tecnologia satellitare), Electra Vehicles (software per la gestione delle batterie), NetZero (che trasforma i residui agricoli in biochar) e Viaduct (soluzione tech per l’analisi dei veicoli incentrata su qualità e manutenzione).

Il responsabile di Stellantis Ventures, Adam Bazih, lo ha spiegato chiaramente: «Abbiamo un approccio biforcuto e ci piacciono le opportunità in fase iniziale, ma siamo anche interessati ad alcune opportunità di crescita o più mature, il che penso si rifletta in questo portafoglio». Una strategia da cui si evince una lezione imprescindibile: chi crede nel futuro deve puntare su startup, scaleup e innovazione.