Future Mirror – RxPass, la nuova sfida di Amazon nella sanità

L’e-commerce di farmaci è una tendenza che sta accelerando. Poco più di due anni fa veniva annunciata Amazon Pharmacy, e ora il colosso fondato da Jeff Bezos ha deciso di puntare su nuovo prodotto per espandere la sua portata nel settore.

Questa settimana è stato infatti lanciato RxPass, un servizio che consente agli utenti Prime negli Stati Uniti di pagare una quota fissa mensile, pari a 5 dollari, per ordinare online le versioni generiche dei farmaci. Amazon ha fatto sapere che inizialmente il servizio coprirà medicinali per 80 disturbi comuni, tra cui, ad esempio, dei prodotti per l’ipertensione, gli antidepressivi e le pastiglie per il benessere dei capelli.

Questo spettro iniziale è stato selezionato per rendere l’offerta interessante per un’ampia base di potenziali clienti. Come riportato da TechCrunch, il dottor Vin Gupta, responsabile medico di Amazon Pharmacy, ha dichiarato che più di 150 milioni di persone negli Stati Uniti assumono già uno o più farmaci dell’offerta RxPass.

Da notare che il colosso dell’e-commerce l’ha resa disponibile solo per gli utenti Prime degli Stati Uniti, così da aumentare la fidelizzazione e favorire acquisti ripetuti. Tuttavia, RxPass non è aperto alle persone con piani medici governativi come Medicare o Medicaid. In sostanza, i 5 dollari si pagano di tasca propria, non con l’assicurazione.

Si tratta di una mossa alquanto particolare. Infatti, 5 dollari al mese rappresenta una tariffa da pagare indipendentemente dalla quantità di farmaci ordinata dal cliente. TechCrunch sostiene che tale dinamica indica che «il servizio è rivolto a coloro che attualmente pagano già più di questa cifra al mese per i loro farmaci», o «sono alla ricerca di un servizio unico con un costo prevedibile».

L’iniziativa è anche in concorrenza con altre realtà del mercato, come il servizio Cost Plus Drugs di Mark Cuban. Ma Amazon sembra aver fatto attentamente i suoi calcoli. Come per molti altri servizi offerti dalla piattaforma, la promessa di convenienza è stata bilanciata cautamente dai potenziali profitti futuri, tenendo conto delle lacune del settore.

Infatti, i sistemi che si basano sull’assicurazione sanitaria, come quello statunitense, presentano delle difficoltà generali di fono. Generalmente, sono molto costosi per gli utenti (anche per quelli che godono di piani statali per la salute), portando molti a rinunciare alle cure, soprattutto quelle preventive. Naturalmente vi sono altre criticità, ma questa dinamica è tra le più impattanti.

Usufruire dell’assicurazione «può essere un labirinto e andare in farmacia un peso», sostiene Gupta. D’altronde, il nuovo servizio di Amazon è stato pensato anche per colmare questi deficit. «Gli iscritti al servizio Prime possono già usufruire di consegne rapide e gratuite per i farmaci soggetti a prescrizione, e RxPass è un ulteriore modo per risparmiare con Amazon Pharmacy – si legge in un comunicato del colosso e-commerce – Tutti i clienti che pagano più di 10 dollari al mese per i loro farmaci idonei vedranno i loro costi di prescrizione ridursi» oltre «a risparmiare tempo saltando il viaggio in farmacia».

Il mercato sicuramente è interessante. Secondo l’analisi di Ken Research, il settore dell’e-commerce sanitario in Nord America dovrebbe registrare un CAGR (tasso di crescita) positivo di circa il 15% durante il periodo di 2022-2027. Il trend è guidato dall’aumento dei progressi tecnologici e dall’incremento della penetrazione di Internet nell’healthcare.

La pandemia di Covid-19, inoltre, ha favorito il settore dell’e-commerce sanitario. In particolare, dal 2020, a causa delle restrizioni che hanno bloccato la tradizionale catena di approvvigionamento, il mercato sanitario ha innescato un processo di digitalizzazione su larga scala.

Dall’altro lato, tuttavia, la fine della pandemia sta facendo registrare anche un certo “affetto” da parte di alcuni consumatori verso i negozi fisici. Insomma: qualcuno potrebbe preferire recarsi in farmacia anziché ricevere sempre i farmaci a domicilio. L’espansione nel settore sanitario, dunque, non è un’impresa facile, ma Amazon sembra molto agguerrita. E se il progetto dovesse procedere a passo spedito, il titolo potrebbe beneficiarne.