Future Mirror – Il potere dell’idrogeno e il caso General Motors

L’idrogeno salverà il mondo? Da solo certamente no. Ma il suo contributo può essere fondamentale per un progresso sostenibile e le sue applicazioni sono destinate ad aumentare, soprattutto nell’ambito delle tecnologie green. E c’è già chi punta forte sul primo elemento chimico della tavola periodica, come General Motors.  

Il colosso statunitense ha infatti costruito prototipi di automobili con celle a combustibile a idrogeno e prevede di fare lo stesso per i treni nonché, come annunciato di recente, addirittura per gli aeroplani. In particolare, General Motors ha stretto un accordo per velivoli con il gruppo europeo Liebherr-Aerospace. Tuttavia, la tecnologia delle celle a combustibile non servirà per dare propulsione all’aereo, ma sostituirà l’unità di alimentazione ausiliaria (APU) che genera energia elettrica quando l’aereo è a terra o durante un’emergenza in volo.

Ma la speranza è che un giorno i sistemi di celle a combustibile più potenti potranno alimentare i motori elettrici che fanno girare le eliche. «Tutto è possibile», ha sottolineato Charlie Freese, dirigente globale di GM Hydrotec, il marchio dedicato all’idrogeno del colosso Usa. Il manager ha inoltre aggiunto che «nel tempo, potrò comprendere come la propulsione potrà diventare una delle applicazioni» di una cella a combustibile per aerei. Solo non adesso, ha precisato.

Il partner Liebherr-Aerospace è specializzato nello sviluppo di apparecchiature aerospaziali, dai sistemi di atterraggio a quelli per la gestione termica. Mentre la società madre, la svizzero-tedesca Liebherr, è nota per la produzione di grandi autocarri e per le forniture al gigante dei cieli Airbus. Secondo l’accordo, General Motors metterà a disposizione le proprie tecnologie Hydrotec e, dall’altro lato, il gruppo europeo costruirà unità dimostrative presso il suo stabilimento di Tolosa, in Francia.

Per quanto riguarda i treni, questo mese il colosso statunitense ha annunciato che fornirà batterie elettriche e sistemi di celle a combustibile a idrogeno per le locomotive di Wabtec Corp. Quest’ultima è una società e fornitore ferroviario, con sede a Pittsburgh (Pennsylvania), che ha sviluppato un modello di locomotiva elettrica iniziale e che punta a costruire una versione di seconda generazione, con consegne a partire dal 2023.

«L’industria ferroviaria è sulla strada di una trasformazione sostenibile con l’introduzione di batterie e idrogeno per alimentare le flotte di treni», ha dichiarato l’amministratore delegato di Wabtec, Rafael Santana. Per General Motors, invece, l’intesa conferma la validità delle sue tecnologie Hydrotec.

E gli accordi con Wabtec e Liebherr-Aerospace sono una parte di una strategia molto più ampia. La compagnia automobilistica ha infatti dichiarato che potenzierà la spesa per veicoli autonomi ed elettrici di un ulteriore 75% fino al 2025. Si tratta di un aumento di altri 35 miliardi di dollari in aggiunta ai piani di investimento annunciati dall’azienda prima della pandemia di Covid-19, una cifra pari a circa il 10% delle entrate totali di ciascuno dei i prossimi quattro anni.

L’aumento della spesa coprirà, tra le altre cose, l’avviamento di due nuovi stabilimenti di batterie negli States. «Stiamo investendo in modo aggressivo in un piano completo e altamente integrato per assicurarci che GM sia leader in tutti gli aspetti della trasformazione verso un futuro più sostenibile», ha dichiarato Mary Barra, presidente e Ceo del gruppo statunitense. La manager ha inoltre detto che la società prevede di vendere oltre 1 milione di veicoli completamente elettrici entro il 2025. Finora, General Motors ha lanciato due modelli: la Chevrolet Bolt EV e la Bolt EUV. Ma sono in arrivo tante novità, tra cui il pickup Chevrolet Hummer EV e l’Hummer SUV, la Cadillac Lyriq e una versione totalmente elettrica della Chevrolet Silverado. Stando alle previsioni, ci saranno almeno 30 modelli negli showroom globali entro il 2030.

Mary Barra ha le idee molto chiare: «Stiamo aumentando la nostra attività d’investimento per scalare più velocemente, perché vediamo crescere lo slancio per l’elettrificazione negli Stati Uniti, insieme alla domanda dei clienti per il nostro portafoglio di prodotti».