Future Mirror – Dagli USA arriva la spinta per le ricariche dei veicoli elettrici

Cresce il settore dei veicoli elettrici e di conseguenza tutto l’ecosistema necessario per il suo sviluppo, in primis i servizi di ricarica. Ed è un segmento su cui gli investitori hanno i riflettori accesi perché presenta ampi margini di espansione, soprattutto negli USA.

E anche a livello M&A c’è movimento. Basti pensare alla quotata NASDAQ Blink Charging, specializzata nella gestione di punti di ricarica ad alta velocità, che ha recentemente finalizzato il suo piano per l’acquisizione di SemaConnect, altra realtà statunitense focalizzata sul charging. Con questa operazione – parliamo di una transazione da 200 milioni di dollari in contanti e azioni ordinarie – Blink aggiungerà 13.000 caricabatterie (arrivando in totale a quota 48.000), ulteriori 3.800 punti per fare il “pieno” alle auto elettriche, e oltre 150.000 clienti. È interessante sottolineare che la società non ha i milioni dei fondi di venture capital o un conglomerato a sostenerla. Addirittura Blink, che è stata fondata nel 2009, per molti anni è stato considerato un player poco intrigante rispetto alle altre grandi società di ricarica. Tuttavia, la musica sta cambiando e l’azienda sta utilizzando le sue entrate in modo organico per finalizzare operazioni M&A.

E il connubio con SemaConnect è particolarmente interessante per gli States in ottica di consolidamento di settore. Infatti, sebbene alcuni dei primi player – come ChargePoint, EVGo, Electrify America e Tesla – abbiano creato grandi reti nazionali di infrastrutture di ricarica, non hanno affatto conquistato l’intero mercato.

Blink diventerà un concorrente “alla pari” con la stessa ChargePoint, l’ex leader della ricarica di veicoli elettrici negli Stati Uniti, che vanta 30.000 stazioni con oltre 47.000 porte di ricarica individuali. Oltre a SemaConnect, nel 2022 l’azienda che fino a qualche tempo fa non era quasi considerata ha acquisito anche la EB Charging – impresa del Regno Unito – per 23,4 milioni di dollari. L’anno scorso, invece, Blink ha conquistato Blue Corner per 24 milioni di dollari (in contanti e azioni) e nel 2020 BlueLA e U-Go per importi non divulgati.

Negli States, la recente spinta del settore è da ricondurre in parte anche agli interventi governativi. Il piano per le infrastrutture del presidente a stelle e strisce, Joe Biden, aveva infatti previsto una tranche di 7,5 miliardi di dollari per costruire una rete nazionale di 500.000 ricariche per veicoli elettrici.

Da quando l’inquilino della Casa Bianca ha firmato il disegno di legge, sempre più operatori hanno deciso di sfruttare i finanziamenti federali. L’acquisto di SemaConnect da parte di Blink, per esempio, consente all’acquirente di sfruttare le risorse del piano infrastrutturale. La società infatti otterrà anche lo stabilimento di produzione di SemaConnect nel Maryland. I caricabatterie di Blink non sono attualmente prodotti negli Stati Uniti, e questa operazione straordinaria la renderà ufficialmente conforme al ‘Buy American’, requisito fondamentale per attingere ai fondi federali.

 E l’iniziativa di Biden sembra appetibile anche per le società straniere che guardano con crescente interesse agli Stati Uniti. Un esempio? EV Connect ha dichiarato questo mese di essere stata acquisita da Schneider Electric, una società francese di gestione e automazione dell’energia con attività focalizzate sulla sostenibilità e sulla mobilità elettrica. L’obiettivo dell’azienda europea è sfruttare l’acquisizione per rafforzare le proprie capacità di ricarica negli Stati Uniti, in previsione degli ulteriori sviluppi futuri.

Ma sono tante le società che sembrano desiderose di crescere attraverso fusioni e acquisizioni. Come ABB, per esempio. Si tratta di un’azienda che produce caricabatterie veloci per mezzi elettrici (auto, autobus e camion), e che ha stanziato un budget da 750 milioni di dollari per espandersi, in gran parte attraverso acquisizioni. Quest’anno dopo aver già preso l’indiana Numocity e la cinese Chargedot, ABB ha acquisito anche InCharge Energy, una società di infrastrutture di ricariche commerciali, per rafforzare la sua posizione nel mercato nordamericano.

Anche in un periodo complesso come quello attuale, dunque, ci sono settori che offrono grandi opportunità.