Future Mirror – Fintech, cresce il bisogno di “automazione flessibile”
- 24 Novembre 2022
- Posted by: VectorWM
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I processi di automatizzazione si fanno largo in ogni campo, seguendo paradigmi diversi. Ed è particolare la logica utilizzata in ambito fintech, che la tedesca Taktile vuole innovare. Andiamo con ordine: generalmente, il funzionamento alla base delle decisioni automatizzate delle società che uniscono finanza e tecnologia è codificato nel back-end della loro app. Tale modus operandi, per esempio, potrebbe incidere sull’approvazione o meno di una linea di credito per un cliente.
Questa procedura ha però delle controindicazioni. Infatti, se un responsabile del credito vuole apportare una modifica ai criteri di prestito, deve aprire un ticket con il reparto IT. In sostanza, l’intervento umano – che rimane sempre fondamentale – richiede procedure lunghe e complicate.
Per rendere i processi che regolano l’automatizzazione più self-service e flessibili, Maximilian Eber e Maik Taro Wehmeyer, hanno fondato Taktile nel 2020. I due, che si sono conosciuti mentre studiavano ad Harvard, hanno fatto parte del team di QuantCo, un’azienda che sviluppa app basate sull’Intelligenza Artificiale. Questa esperienza è stata fondamentale, poiché gli ha fatto scoprire che molte decisioni automatizzate erano mal progettate e richiedevano elevate competenze specifiche.
A quel punto bisognava fare qualcosa. Come riportato da TechCrunch, Wehmeyer ha raccontato che hanno «deciso di costruire una piattaforma per consentire agli esperti, come un responsabile del rischio, di progettare, valutare e implementare i flussi decisionali da soli, senza la necessità di sviluppatori».
Così, utilizzando Taktile, le fintech possono adattare la loro gestione del rischio basandosi sui dati e, al contempo, avendo uno strumento flessibile per effettuare modifiche agevolmente, seguendo la propria strategia. È un business interessante? A giudicare dagli investitori, sembrerebbe di sì.
Taktile, infatti, ha recentemente chiuso un round di Serie A da 20 milioni di dollari, co-guidato da Index Ventures e Tiger Global. I due player di venture capital, secondo Wehmeyer, «hanno visto forti indicazioni di adattamento del prodotto al mercato e hanno ritenuto che fosse il momento giusto per iniziare a scalare il business».
Grazie a questo round, l’azienda tedesca punta ad accelerare ulteriormente la propria espansione negli Stati Uniti, un mercato in cui ha registrando una rapida crescita, «aumentando di 4 volte la base clienti dalla fine dello scorso anno». Wehmeyer ha poi fatto un esempio pratico: supponiamo che una banca voglia modificare i propri criteri di prestito, spostando l’età minima per richiedere un conto da 25 a 21 anni; Taktile permetterebbe alla banca, nella figura di un responsabile che non abbia necessariamente competenze informatiche avanzate, di eseguire un test a analizzare l’impatto del potenziale cambiamento.
Ma con la piattaforma sviluppata dalla società si possono fare tante altre cose, per esempio monitorare le prestazioni dei modelli predittivi nei flussi decisionali ed eseguire A/B test. Wehmeyer ha sottolineato che Branch, Rhino e Vivid Money sono tra le fintech che sfruttano Taktile per gestire 280.000 decisioni ogni giorno.
Secondo Straits Research, il mercato di riferimento è molto dinamico. In particolare, prevede che la dimensione globale del mercato dell’automazione dei processi intelligenti raggiungerà i 37,63 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 16,50% durante il periodo di previsione (2022-2030). Questo trend è trainato dalla volontà delle aziende di elevare l’efficienza lavorativa e la qualità del processo. Un altro aspetto interessante riguarda l’emergere di nuovi attori di mercato e l’approccio innovativo di molti player globali, che stanno aumentando la trazione dei clienti verso l’automazione. E il segmento dei servizi, come spiegato dal report di Straits Research, dovrebbe essere il comparto più impattato da questi cambiamenti durante il periodo di previsione.
In campo fintech, per attirare clienti, Wehmeyer ha le idee chiare: «Costruire un sistema decisionale complesso richiede anni di lavoro e costa milioni di dollari, quindi, invece di seguire questa strada, i clienti si rivolgono a piattaforme come Taktile per adattarsi rapidamente a questa nuova dinamica di mercato volatile».