A sound of thunder

“Questo safari mi dà la garanzia di tornare vivo?» chiese.
«Noi non garantiamo niente» rispose l’impiegato. «Tranne i dinosauri.»”

“Il Sentiero che la Time Safari ha preparato per voi è di metallo antigravità, e sta sospeso a venti centimetri da terra, senza toccare né un fiore né un albero né un solo filo d’erba.

Il suo scopo è di impedirvi di toccare in qualsiasi modo questo mondo del passato. (…) Gestire una macchina del tempo è una faccenda complicata.”

“Uccidendo un animale, potremmo senza saperlo distruggere una fase importante di una specie in via di evoluzione. (…) Supponiamo di uccidere un topolino qui. Ciò significa che tutte le future famiglie di questo particolare topolino non potrebbero più esistere (…). Per ogni dieci topolini che non ci sono, muore una volpe. Se mancano dieci volpi, un leone muore di fame. Se manca un leone, innumerevoli insetti, avvoltoi, quantità infinite di forme di vita piombano nel Caos e nella distruzione.”

Tratto da: “A sound of a thunder” di Ray Bradbury.

“Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”, fu il titolo di una conferenza tenuta da Edward Norton  Lorenz nel 1979. Matematico e meteorologo, Lorenz è uno dei pionieri e sviluppatori della moderna teoria del caos, e anche il primo studioso a parlare di “effetto farfalla”.

Il prezzo del greggio è volato, per un barile di Brent, a 80 dollari, puntando ai top dal novembre 2014. Non sappiamo se tutto è cominciato da un battito d’ali di una farfalla in Brasile, ma a spingere la quotazione dell’oro nero è l’arrivo dell’uragano Florence che minaccia le coste Usa.  A favorire il rialzo hanno contribuito anche le scorte settimanali Usa di petrolio, comunicate ieri dall’Eia (Energy information administration) in calo di 5,3 milioni di barile, un dato  molto superiore ai -0,8 milioni attesi.

Il petrolio sui massimi avrà immediati effetti sull’inflazione. In Usa, l’aumento dei prezzi, e la forte crescita economica ha già trovato la Federal Reserve pronta, con un piano di rialzi di tassi già avviato da tempo.  Si potrebbe supporre che in Europa, il battito d’ali della farfalla prima, il “conseguente” uragano Florence, il rialzo del Brent e dunque dell’inflazione, spingerà la Bce a confermare la fine del Quantitative easing.

Se per i metereologi una farfalla potrebbe rappresentare l’inizio di un ciclone, per i mercati il rialzo dei tassi spesso ha segnato il via a forti scossoni. Basterebbe semplicemente fermare la farfalla per prevenire tutto il resto.

L’espressione “Effetto farfalla” si ritiene sia stata ispirata da uno dei più celebri racconti fantascientifici di Ray Bradbury: Rumore di tuono (A Sound of Thunder) del 1952, in cui si immagina che nel futuro, grazie ad una macchina del tempo, vengano organizzati dei safari temporali per turisti. Le loro azioni però nel passato rischiano di creare degli scossoni nel futuro.

 

La Bce e soprattutto Mario Draghi, misureranno con estrema cautela ogni parola, ogni espressione perché l’importante non è la reazione immediata ma quella futura e si rischia un “perfetto effetto farfalla”. La funzione principale del quantitative easing, del resto, si è esaurita. Anche gli ultimi dati hanno confermato la forte ripresa – dopo mesi di stabilità – dei prestiti alle imprese non finanziarie. Era esattamente la finalità principale della Bce. Il quantitative easing fa anche aumentare, a ritmi costanti, la base monetaria salita quest’anno al record di 1,067 volte il Pil nominale dell’Eurozona dalle 0,7 volte del 1999.

Se da un lato Draghi dovrà misurare le parole al millimetro, senza soffiare troppo, i politici esagerano nell’esercizio opposto. Si alzano i toni dello scontro sui dazi tra Usa e Cina e, al momento, a farne le spese è la borsa cinese, scivolata sui minimi degli ultimi quattro anni, mentre Wall Street veleggia intorno ai massimi storici. Lo yuan è al quarto ribasso consecutivo contro dollaro e si avvicina pericolosamente ai minimi dell’anno. Come è noto, la Cina è pronta a fare leva sul cambio per compensare i danni originati da un aumento dei dazi. Uno scivolamento dello Yuan indica che il governo non si aspetta buone nuove.

Pechino ha fatto richiesta al Wto (World Trade Organization) di sanzionare gli Stati Uniti per i dazi. Il procedimento potrebbe durare degli anni prima di arrivare a conclusione e si può sempre fare marcia indietro, ma intanto il messaggio a Washington è chiaro. La reazione della Casa Bianca è stata immediata proponendo un nuovo round di colloqui. Gli Usa sanno che sono più forti nei rapporti bilaterali che non in un tutti contro uno, ovvero al tavolo del Wto.

Tra Usa e Europa, sembra che la pace sia vicina, con il Vecchio Continente disposto a delle concessioni per evitare i dazi sulle auto. Se questo si tradurrà in un futuro effetto farfalla si vedrà. Certo che un’ America con una bilancia commerciale più equilibrata rafforzerà ulteriormente  il suo primato economico mondiale.Se nel libro di Bradbury, il viaggio del tempo, è pura fantascienza, per l’investitore al contrario è una realtà quotidiana,   ci si espone sui mercati sperando, nel futuro, di trovare più di quanto investito oggi. L’effetto farfalla dunque può essere devastante, Draghi lo sa. In questo mercato, un po’ volatile, a noi gestori non rimane osservare con attenzione ogni battito d’ali.