🇨🇭Swiss Mirror – La Svizzera prepara oggi la mobilità del domani

Macchine elettriche o ibride, e-bike o monopattini a zero emissioni. Il settore della e-mobility continua a crescere e a rendersi imprescindibile per i modelli futuri di spostamento, dando un importante contributo alla decarbonizzazione e alla sostenibilità del trasporto stradale. E la Svizzera (naturalmente) vuole stare al passo con i tempi. O meglio: vuole anticiparli. Ed è per questo che recentemente la roadmap per l’elettromobilità, avviata nel 2018, è stata rafforzata e prorogata fino al 2025.

A maggio è stato infatti raggiunto un accordo tra le istituzioni – la Confederazione, i cantoni, le città e i comuni – e diversi rappresentanti dei settori automobilistico, elettrico e immobiliare. La firma è arrivata durante un incontro, presso lo Switzerland Innovation Park, al cospetto di Simonetta Sommaruga, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).

E grazie all’intesa sarà implementata un’ampia gamma di nuove misure, al fine di raggiungere tre obiettivi principali entro la fine del 2025. Primo: la quota di auto elettriche e ibride plug-in nelle nuove immatricolazioni dovrà raggiungere almeno il 50% del totale. Secondo: bisogna rendere operative e disponibili 20.000 stazioni di ricarica. Sarebbe un risultato significativo, considerando che all’inizio del 2022 c’erano circa 7.150 punti per “fare il pieno” di elettricità. Il terzo obiettivo è invece quello di innovare le ricariche (favorendo un facile utilizzo) e renderle disponibili su tutti i punti strategici: a casa, sul posto di lavoro e in viaggio.

Si tratta, in sostanza, di un balzo in avanti rispetto alla prima fase della roadmap sulla mobilità elettrica, che dal 2018 al 2022 ha perseguito l’obiettivo di aumentare la quota di auto elettriche e ibride plug-in nelle nuove immatricolazioni di autovetture fino al 15%. Tale goal è in parte già stato raggiunto e si prevede un’ulteriore crescita entro la fine dell’anno; infatti, ad aprile la quota di mercato delle auto BEV (Battery Electric Vehicle) nelle nuove immatricolazioni era del 13,4% e la quota delle PHEV (Plug In Hybrid) era dell’8,2%. Tuttavia i numeri migliorano se guardiamo ai primi quattro mesi del 2022, con il dato relativo ai veicoli elettrici che sale al 15,6% e quelle delle vetture PHEV al 9%.

Ed è per accelerare e consolidare i risultati che Simonetta Sommaruga ha proposto di prolungare la roadmap fino alla fine del 2025 con obiettivi ambiziosi. Secondo quanto dichiarato in un comunicato, i nuovi obiettivi di cui abbiamo parlato sono stati sviluppati congiuntamente durante seminari, incontri di alto livello e una consultazione delle parti interessate.

Ben 59 organizzazioni stanno collaborando alla roadmap 2025 con 75 misure, di cui 44 nuove e 31 adattate o estese. Tra le strategie fondamentali rientrano le azioni volte ad affrontare sfide particolarmente rilevanti: la ricarica negli edifici con più unità abitative e nei quartieri, nonché l’economia circolare delle batterie di trazione (riutilizzo come batterie di seconda vita e riciclaggio).

E il governo ha specificato che può partecipare alla realizzazione di questo piano anche chi non è ancora stato coinvolto, poiché le adesioni sono aperte anche ad altre organizzazioni e aziende interessate.

Dal punto di vista economico, il settore della mobilità elettrica si sta dimostrando particolarmente dinamico. Secondo Globe News Wire, la dimensione del mercato globale ha toccato quota 230,12 miliardi di dollari nel 2020 per poi arrivare a 279,45 miliardi nel 2021. Non è finita qui, perché dovrebbe superare la cifra colossale di 1.500 miliardi nel 2028, aumentando con un CAGR del 27,2% durante il periodo di previsione 2021-2028.

In generale, molti governi di tutto il mondo stanno imponendo norme rigorose sulle emissioni. Ed è quindi prevedibile che l’introduzione di diverse politiche di rottamazione per i veicoli alimentati a combustibili fossili aumenterà la domanda di veicoli elettrici.

Inoltre, si stima che gli sviluppi tecnologici delle batterie al litio consentiranno il progresso del settore. Ma non mancheranno i problemi: gli esperti temono soprattutto la carenza globale di semiconduttori necessari al funzionamento dei sistemi elettrici per la mobilità. Questo ostacolo non deve però fermare la speranza di un futuro sempre più sostenibile, e la roadmap al 2025 elaborata dalla Svizzera potrà giocare un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini e dell’ambiente.