🇨🇭Swiss Mirror – Riparte il mondo del lavoro, e non è un trend solamente stagionale

Dopo mesi di difficoltà dettate dall’impatto della pandemia di Covid-19, in Svizzera sta ripartendo il mondo del lavoro. Secondo le statistiche comunicate di recente dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco), alla fine di maggio scorso erano iscritti 142.966 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento (Urc), ovvero 8.313 in meno rispetto al mese precedente. In particolare, il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,1%, a fronte del 3,3% di aprile, al 3,4% dello stesso mese del 2020 e al 2,2% di maggio 2019, ultimo anno prima del coronavirus.

Il calo è per ora contenuto ma rappresenta un segnale importante, come sottolineato da Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Seco: «Il numero dei disoccupati è sceso di oltre 25 mila unità da gennaio. Si tratta di un indizio chiaro di una rapida ripresa del mercato del lavoro».

Il funzionario ha inoltre messo in evidenza che la tendenza risulta particolarmente positiva perché non dipende esclusivamente dagli effetti stagionali. Inoltre, guardando le variazioni da inizio anno relative alla disoccupazione parziale, dopo il marcato aumento di gennaio e febbraio, è stato registrato un sensibile calo a marzo. E sulla base dell’esperienza fatta nell’estate e nell’autunno scorsi, secondo Zürcher, si può desumere che vi sarà un’uscita rapida e ampia dal lavoro ridotto man mano che diminuiranno le restrizioni.

Pertanto, il funzionario ritiene possibile che il tasso di disoccupazione in Svizzera scenderà sotto il 3% in estate, una soglia che sarebbe centrata per la prima volta dallo scoppio della pandemia. «La tendenza di fondo verso il miglioramento proseguirà», ha dichiarato convintamente Zürcher. Tuttavia, non è un risultato scontato e la previsione media della Seco per l’insieme dell’anno rimane al 3,3% (soprattutto a causa dei valori della disoccupazione relativamente alti registrati all’inizio dell’anno, e per via dell’aumento stagionale stimato per l’autunno). Ma se andrà meglio di quanto indicato «ci lasceremo volentieri sorprendere», conclude Zürcher.

Nell’attesa di capire quale delle due previsioni si avvererĂ , la Confederazione e l’Italia spingono sul settore bancario. Le autoritĂ  di regolamentazione europea e svizzera – Banca centrale europea e Finma – hanno approvato la partnership strategica tra Fideuram, divisione di private banking del Gruppo Intesa Sanpaolo, e il gruppo bancario elvetico REYL & Cie. Oggetto dell’accordo è il conferimento a quest’ultimo della filiale svizzera dell’azienda italiana, ovvero Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval (in breve Ispbm). Secondo l’accordo, la fusione sarĂ  finalizzata entro la fine dell’anno.

La partnership consente a Fideuram di rafforzare le sue attività internazionali di gestione patrimoniale e di continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel mercato svizzero. Dall’altro lato, REYL & Cie manterrà la sua sede a Ginevra e diventerà un gruppo bancario internazionale più ramificato, con circa 400 dipendenti, un patrimonio gestito sui 25 miliardi di franchi svizzeri (23 miliardi di euro) e un capitale proprio obbligatorio di 210 milioni di franchi (190 milioni di euro).

Fideuram controllerà il 69% del capitale della nuova REYL & Cie, mentre i partner Francois Reyl, Pasha Bakhtiar, Nicolas Duchene, Thomas Fontaine, Christian Fringhian e Lorenzo Rocco di Torrepadula manterranno collettivamente una quota del 31%. «L’accordo riafferma la nostra strategia di crescita internazionale, consolidando una delle migliori banche attive nella gestione privata dell’eurozona e scegliendo la Svizzera come base della nostra rete all’estero», ha commentato Tommaso Corcos, amministratore delegato di Fideuram, spiegando che «per accelerare le sinergie commerciali tra le società, Nicolas Duchene, vice Ceo e partner di REYL, assumerà anche il ruolo di Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval, ad interim, fino alla fusione a livello giuridico delle società». Per Francois Reyl, amministratore delegato di REYL & Cie, «la chiusura dell’operazione segna un nuovo capitolo nella storia della società, che aprirà uno scenario di ulteriori possibilità di sviluppo per entrambe le parti».