Il bisogno essenziale della dimora
- 23 Maggio 2024
- Posted by: VectorWM
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«Chi non ha una propria dimora non si sente un essere umano.»
Citazione tratta da L’imperatore di Portugallia, di Selma Lagerlof
Avere una casa è una delle esigenze essenziali delle persone. Tanto che Selma Lagerlof, premio Nobel per la letteratura nel 1909, scrisse che «chi non ha una propria dimora non si sente un essere umano». Traslando questa dinamica nel campo degli investimenti, possiamo dire che il settore immobiliare riveste un ruolo di primario interesse.
E tra le novità principali nell’ambito real estate, c’è una recente iniziativa della Cina per stabilizzare questo mercato, colpito da una pesante crisi. Pechino ha infatti annunciato che la banca centrale è pronta per mobilitare 1 trilione di yuan (138 miliardi di dollari) per l’emissione di finanziamenti agevolati. Inoltre, saranno allentate le regole sui mutui e i governi locali si impegneranno ad acquistare delle unità immobiliari.
La banca centrale cinese, in particolare, ha spiegato che istituirà un meccanismo di prestito per alloggi a prezzi accessibili che, a suo dire, comporterebbe finanziamenti bancari per un valore di 500 miliardi di yuan. Accanto a questa misura, sarebbe pronta ad abbassare ancora i tassi di interesse ipotecari e i requisiti di acconto. Inoltre, l’istituto metterebbe a disposizione altri 500 miliardi di yuan per il piano di prestito supplementare, volto a sostenere politiche che includono la riqualificazione di alcune aree urbane.
Che si tratti di una prima casa, una seconda casa, un albergo o un edificio commerciale, persone e attività hanno bisogno di una dimora. E quando il settore si blocca, ne risente tutta l’economia. Nel Paese asiatico, in particolare, il mercato immobiliare è stato colpito dalla crisi iniziata nel 2021, con una serie di sviluppatori che sono andati in default. Con conseguenze desolanti: cantieri inattivi e netto calo della fiducia in quello che per decenni è stato lo strumento di risparmio preferito dalla popolazione cinese.
Gli investitori sperano che la nuova iniziativa del governo possa essere seguita da altri interventi per compensare il calo della domanda di appartamenti nuovi e vecchi, così da rallentare il calo dei prezzi e ridurre lo stock di asset invenduti.
A inizio settimana, quando è stato fatto l’annuncio dell’iniziativa, l’indice azionario cinese CSI 300 Real Estate è balzato del 9,1%. La situazione va monitorata costantemente, ma possiamo intravedere un cauto ottimismo a valle dell’intervento. «È un passo coraggioso», ha affermato Raymond Yeung, capo economista di ANZ. Aggiungendo, come riportato da Reuters, che «il problema più grande è se il programma di acquisti del governo impatterà sulla domanda del settore privato. La liquidazione delle scorte aumenterà il flusso di cassa per gli sviluppatori e aiuterà la loro stabilità finanziaria», ma non è detto che «inciderà sulla fiducia del settore privato».
Dopo che le ondate di misure di sostegno degli ultimi due anni non sono riuscite a porre un rimedio incisivo, il ministero cinese dell’edilizia abitativa ha affermato che i governi locali potranno incaricare le aziende statali di acquistare unità immobiliari a prezzi «ragionevoli». Non sarà consentito acquistare veicoli finanziari municipali, accusati di quello che Pechino chiama «debito nascosto».
Secondo l’idea del governo, le case saranno utilizzate per fornire alloggi a prezzi accessibili. Lo ha detto il vice premier He Lifeng, senza tuttavia fornire una tempistica o un obiettivo per gli acquisti. Il politico ha anche affermato che i governi locali, già indebitati per circa 9mila miliardi di dollari, potranno riacquistare i terreni venduti agli sviluppatori, e ha promesso che le autorità «lotteranno duramente» per completare i progetti in fase di stallo.
Non è ancora chiaro a quanto arriverà il costo totale degli acquisti di alloggi da parte dello Stato. Il “campo da gioco” è esteso: per Goldman Sachs il patrimonio immobiliare vendibile si è attestato a 13,5 trilioni di yuan alla fine del 2023. E gli ultimi dati ufficiali hanno mostrato che ci sono stati 391 milioni di metri quadrati di nuove abitazioni in vendita nel periodo gennaio-aprile, in crescita del 24% su base annua.
Il nuovo intervento del governo è sicuramente significativo, ma il livello di difficoltà della sfida è elevato. Certo, il potenziale miglioramento del settore non è un’illusione, ma i prossimi sviluppi saranno fondamentali per capire il reale destino del mercato delle dimore cinesi.