La virtù dell’ostinazione

«I pertinaci sono i sublimi. Chi è soltanto audace non ha che un impulso; chi è soltanto valoroso non ha che un temperamento; chi è soltanto coraggioso non ha che una virtù; l’ostinato nel vero ha la grandezza.»

Citazione tratta di I lavoratori del mare, di Victor Hugo

 

Per Victor Hugo, «i pertinaci sono i sublimi» poiché «l’ostinato nel vero ha la grandezza». Una descrizione lodevole che potremmo dedicare ai ricercatori che, con pertinacia e ostinazione, hanno sviluppato i vaccini contro il Covid-19 in tempi record.

I mercati hanno accolto con favore la notizia della partenza, questa settimana, delle prime spedizioni negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di vaccinare oltre 100 milioni di persone entro la fine di marzo 2021. La rapidità della campagna è fondamentale, sia dal punto di vista sanitario (i morti negli Stati Uniti sono più di 300.000) che dal punto di vista economico.

La Fda (Food and Drug Administration), oltre ad aver autorizzato l’uso del vaccino Pfizer-BioNTech, ha stabilito dei criteri precisi per la somministrazione: le prime dosi saranno per il personale medico e ospedaliero, e per gli ospiti delle case di riposo.

Nel frattempo, anche l’Europa accelera sui vaccini. L’Ema si riunirà in sessione straordinaria il 21 dicembre per esprimere il suo parere circa i dati relativi a Pfizer-BioNTech, che “con ostinazione” chiede l’autorizzazione il prima possibile. L’agenzia europea del farmaco ha precisato che «la velocità di avanzamento dipende da una valutazione solida e completa della qualità, sicurezza ed efficacia, ed è determinata dalla disponibilità di informazioni aggiuntive da parte dell’azienda per rispondere alle domande sollevate durante la valutazione»; così dopo aver ricevuto «i dati aggiuntivi richiesti all’azienda e in attesa dell’esito della valutazione, è stato programmato un incontro eccezionale del comitato». Se non sarà presa una decisione finale il 21 dicembre, verrà mantenuta la riunione già prevista per il 29.

Sull’argomento è intervenuta anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. «Ogni giorno conta – ha scritto su Twitter – Lavoriamo alla massima velocità per autorizzare i vaccini per il Covid-19». Von der Leyen ha inoltre accolto con favore la scelta dell’Ema di discutere del vaccino Pfizer-BionTech prima di Natale. Infine, ha sottolineato che è «probabile» che le prime somministrazioni in Ue partiranno prima della fine dell’anno.

Bank of America ha confermato che il sentiment degli investitori è chiaramente rialzista grazie alle speranze sui vaccini, che fanno presagire a un futuro balzo degli acquisti alla riapertura delle economie. È quanto emerge da un sondaggio tra 190 asset manager che gestiscono 534 miliardi di dollari. Relativamente al vaccino, il 42% delle persone interpellate stima che le somministrazioni inizieranno ad avere un impatto positivo sull’economia dal secondo trimestre 2021, per il 28% potrebbe avvenire nel corso del primo trimestre e per il 19% dal prossimo settembre. I manager più propensi al rialzo sono orientati verso i beni di consumo, le materie prime e i mercati emergenti. Questi ultimi, secondo il 60% degli intervistati, saranno i migliori nel 2021.

Nel frattempo, la Bce si “ostina” ad estendere le misure messe in campo per sostenere la crescita dell’economia europea. La settimana scorsa, il consiglio direttivo dell’Eurotower he deciso di potenziare il programma di acquisti per l’emergenza pandemica, lanciato a marzo; il Pepp sarà dotato infatti di 500 miliardi di euro aggiuntivi per l’acquisto di bond, principalmente titoli di Stato. Inoltre, il piano durerà almeno fino a marzo 2022, sei mesi in più rispetto alle precedenti tempistiche.

Ma l’istituto guidato da Christine Lagarde è ostinato anche su maxi-prestiti Tltro, con cui finanzia le banche purché queste prestino all’economia: tre operazioni aggiuntive saranno condotte fra giugno e dicembre 2021.

Rimanendo in ambito banche centrali, anche la Fed è “pertinace” nella sua politica di sostegno all’economia. Ieri, l’istituto guidato da Jerome Powell ha infatti deciso di mantenere fermi i tassi di interesse allo 0-0,25% e ha affermato che continuerà ad aumentare gli acquisti di titoli di Stato a un ritmo di 80 miliardi al mese. «Fino a quando – ha poi precisato la Federal Reserve – non saranno stati realizzati notevoli ulteriori progressi verso gli obiettivi della massima occupazione e della stabilità dei prezzi».