I pesci non chiudono gli occhi

” La ricchezza addobba spazi che poi lascia vuoti. Ha troppi possedimenti da abitare.”

Esiste nel corpo la neve che non si squaglia in nessun ferragosto, rimane dentro il fiato come il mare dentro una conchiglia vuota.

Mantenere: a dieci anni era il mio verbo preferito. Comportava la promessa di tenere per mano, mantenere

I pensieri arrivano da lontano e se ne vanno al modo delle onde con la barca. Ci passano sotto e la fanno oscillare

Stavo nella quiete a scrivere parole in croce, non usavo matita, troppo semplice cancellare e correggere. L’errore doveva restare, perciò scrivevo a penna in cerca del percorso netto.

”Ma tu non chiudi gli occhi quando baci? I pesci non chiudono gli occhi.”

Chiudi quei benedetti occhi di pesce. Non posso se vedessi quello che vedo io, non li potresti chiudere.

Tratto da “I pesci non chiudono gli occhi” di Erri de Luca.

Citazioni tratte da “Il primo giorno della mia vita” di Paolo Genovese.

 

Donald Trump abbassa i toni e i mercati festeggiano. Sul lato interno pare che il presidente Usa sia pronto a ratificare il compromesso raggiunto al Congresso tra repubblicani e democratici. In questo modo sarebbe scongiurata una nuova paralisi delle attività del governo degli Stati Uniti (shutdown). Ma la Casa Bianca dovrebbe accettare una drastica riduzione delle sue richieste originali sul muro al confine con il Messico. I democratici concedono per l’opera un finanziamento da 1,3 miliardi di dollari, Trump ne aveva chiesti 5,7.

Sul fronte esterno, Trump ha dichiarato che il termine del primo marzo per il raggiungimento di un accordo commerciale con La Cina è propagabile, se questo dovesse portare a firmare un’intesa. Solo un mese fa, Trump aveva fatto la voce grossa, senza accordo entro il primo marzo  sarebbe scattato il rialzo dei dazi americani su beni cinesi per  200 miliardi al 25% dal 10% attuale.

Nei mesi scorsi le aziende Usa hanno fatto incetta di prodotti cinesi per dribblare i “futuri” dazi, drogando il mercato. Altre società americane hanno tagliato le previsioni di vendita in Cina, sui timori che i dazi avrebbero impattato sulle loro vendite. Apple è una di queste. Sono solo due esempi per capire come nell’oceano degli scambi commerciali, i pesci, ovvero gli operatori tengono sempre gli occhi aperti. Questo ha influito non poco sui corsi di Borsa.

Finalmente Trump sembra aver deciso di cambiare i toni e Wall Street può respirare.

Per i mercati le diatribe commerciali sono state come I pensieri :arrivano da lontano e se ne vanno al modo delle onde con la barca. Ci passano sotto e la fanno oscillare: volatilità

Ma i pensieri, come si sa, quando vanno via  lasciano spazio ad altri pensieri. Il premio Nobel all’Economia, Robert Shiller avverte: “Sembra esserci un’elevata probabilità di recessione quest’anno o il prossimo – in Usa n.d.r. – Ci sono indicazioni di preoccupazione fra la gente. Siamo, inoltre, nel periodo più lungo di mercato rialzista. C’è la sensazione che questo potrebbe finire presto”.

Mercati europei positivi ma lo scenario di fondo appare più debole. In Spagna, il Parlamento ha bocciato la legge di bilancio del governo di Pedro Sanchez. Il primo ministro socialista potrebbe, come annunciato, decidere di mettere fine alla legislatura e indire le elezioni anticipate: la prima data utile per il voto sarebbe il 14 aprile.

Sterlina stabile sull’euro a 1,288, alla vigilia del voto del Parlamento sulle ultime proposte di Theresa May riguardante la Brexit. La premier ha chiesto alla Camera dei Comuni più tempo per arrivare a un nuovo accordo con l’Ue. Ha anche promesso che, se l’intesa non sarà raggiunta entro il 26 febbraio, il governo farà una dichiarazione ai parlamentari che verrà discussa il 27. Per il leader laburista Corbyn «il governo continua a guadagnare tempo e si presenta con nuove scuse e rinvii» per arrivare al punto in cui i parlamentari saranno «ricattati» e costretti a votare l’accordo dell’esecutivo. Nel resto d’Europa pochi sembrano ricordare che dal 23 al 26 maggio andranno in scena le elezioni che potrebbero portare a ulteriore stabilità con lo scontro di partiti europeisti e nazionalisti.

Le banche centrali non sono avulse da questo scenario, guardano costantemente i dati macro e l’andamento dei mercati, si dicono “preoccupate” dalle scelte politiche e dalle diatribe commerciali e allo stesso tempo sono ben consapevoli che stiamo navigando ancora su un’enorme liquidità, che non riescono a drenare e, che forse dovrebbero ancora alimentare. L’unico modo per sopravvivere, per non essere sbalzati come barchette dalla corrente o dalle tempeste momentanee della volatilità è diventare pesci, cercare nel profondo la tranquillità del mare, ma è necessario tenere sempre gli occhi aperti. Sott’acqua si è, allo stesso tempo,  prede e predatori. Tradotto: con queste brevi tempeste è meglio rimanere posizionati sugli investimenti di qualità, fluidi perché in grado di adattarsi, ma per natura meno esposti ai cicli economici, le tempeste. E rimanere sempre con gli occhi aperti…