L’arte della guerra
- 20 Settembre 2018
- Posted by: VectorWM
- Categoria: Non categorizzato
“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”
“I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere.”
“Veloce come il vento, lento come una foresta, assali e devasta come il fuoco, sii immobile come una montagna, misterioso come lo yin, rapido come il tuono.”
“La vera vittoria è la vittoria sull’aggressione, una vittoria che rispetti l’umanità del nemico rendendo così inutile un ulteriore conflitto.”
“Non cercare alleati. Non mostrarti mite. Basati sui tuoi interessi. Intimorisci il tuo avversario. Così il paese nemico potrà essere conquistato e le sue città fortificate sottomesse.”
Tratto da: “L’arte della guerra”, di Sun Tzu.
La guerra commerciale è scoppiata. Lunedì notte la Casa Bianca ha annunciato duecento miliardi di dollari di dazi sulle merci cinesi. Al contrario del passato, il provvedimento è dettagliato e preciso, non sembra più essere un elemento di pressione da giocare nella trattativa tra Cina e Stati Uniti. Nella nota, Donald Trump denuncia che la Cina non ha rinunciato alle pratiche commerciali “ingiuste” nei confronti delle aziende tecnologiche degli Stati Uniti. Va detto che in sede di raccolta dei pareri, molte società, tra cui Apple, avevano chiesto di non procedere con l’imposizione di dazi. Nel frattempo, la Casa Bianca ha di parecchio ammorbidito le posizioni con altri partner rilevanti, tra cui il Canada e l’Europa.
Dal 24 settembre, entrano in vigore tariffe doganali del 10% su beni pari a 200 miliardi di dollari, dal primo gennaio si sale al 25%. Se Pechino risponderà con ritorsioni, l’insieme delle merci colpite dai dazi arriverà a 467 miliardi di dollari, ovvero, quasi tutto l’import cinese sarà gravato dai dazi.
Martedì mattina, la Cina ha annunciato rappresaglie sulle merci degli Stati Uniti. Il ministero del Commercio scrive nel comunicato di non avere altra scelta se non quella della ritorsione. Da lunedì 24 settembre la Cina farà partire dazi su ulteriori 60 miliardi di dollari di beni importati dagli Usa con aliquote dal 5 al 10%, con partenza un minuto dopo quella dei dazi USA. Pechino ha anche dichiarato da un lato di essere pronta al dialogo e dall’atro che, se gli Usa alzeranno l’aliquota dei dazi (da 10 al 25%), vi sarà un’ulteriore risposta.
I mercati avevano probabilmente messo in conto un aggravamento della situazione: da mesi scontavano il fatto che qui si sarebbe arrivati. In questo momento si profila quindi uno scontro commerciale limitato tra le due superpotenze economiche del mondo, non un conflitto su scala globale. Tra i due litiganti dunque il terzo gode ed è l’Europa. Le due superpotenze adesso faranno a gara a non isolarsi ulteriormente e cercare una sponda con il Vecchio Continente.
L’arte della guerra è probabilmente il più antico testo di arte militare esistente (VI secolo a.C. circa). Sembra che molti grandi personaggi del passato tra i quali Napoleone Bonaparte, Mao Zedong e il Generale Douglas MacArthur siano stati influenzati o abbiano tratto espressamente ispirazione dalla lettura di questo libro. Il libro è tuttora usato per la conduzione e strategia di molte aziende di tutto il mondo.
Trump ha cominciato la guerra commerciale dichiarando che un Paese come gli Usa con disavanzo elevato, ha solo da guadagnare in caso di guerra. Parafrasando Sun Tzu I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere.”
C’è un altro modo per vincere una guerra, non parteciparvi. Sempre ricorrendo a Sun Tzun “Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento bensì sottomettere il nemico senza combattere.” Noi europei più semplicemente diremmo che “fra i due litiganti il terzo gode”. La guerra commerciale mondiale sembra evitata, l’unico fronte caldo anzi caldissimo è quello Usa-Cina.
Nel breve dunque la Cina appare sconfitta, nel lungo punterà sempre di più sulla domanda interna dando maggiore stabilità alla sua economia. E forse cambierà approccio aprendosi di più agli scambi internazionali. Gli Stati Uniti vincono subito ma dovranno essere capaci di aumentare la produttività per compensare il minor costo di import ed elementi essenziali per l’industria. Nel lungo la soluzione rimane sempre quella di aprirsi e non chiudersi. L’Europa vince perché non fa battaglie con nessuno, ma diventa meta ambita per tutti. Dipenderà da lei se sarà in grado di aprire nuove vie per il commercio guadagnando dai vantaggi comparati degli scambi. Noi gestori siamo solo dei soldati, vinciamo sempre se non combattiamo o meglio non abbiamo un portafoglio che rimane stritolato dalle battaglie internazionali, ma riesce ad approfittarne senza patire i costi di una guerra.