CTRL+Z

“E se davvero così fosse, se davvero, dopo questa, la nostra anima vivrà altre vite, saremo in grado di riconoscerci? Voglio dire, nonostante occhi diversi, e diversa voce, potrà la tua anima avvicinarsi di nuovo alla mia e capire che è quella giusta? Che idea folle. Un’idea, devo dirti la verità, che all’inizio mi ha fatto trasalire e poi mi ha affascinato fin nel profondo. Il pensiero di avere altre possibilità per farcela mi ha rassicurato. Ma non sarà, mi sono poi domandato, solo una scusa per non agire in questa vita?”

Citazioni da: “CTRL+Z” di Margherita Giusti Hazon.

Come sarebbe se potessimo tornare indietro e cancellare il passato? Cosa accadrebbe se avessimo una seconda possibilità? E se le possibilità fossero infinite? Vienna, 1777. Parigi, 1895. Milano, 2020. Come sarebbe se dopo un investimento sbagliato premessimo CTRL+Z. Per chi non ha mai selezionato questi tasti prema ora CTRL e Z insieme, si annulla l’ultima operazione (per rimettere tutto a posto CTRL+Y). Per una volta i mercati sembrano voler provarci, credere che sia possibile annullare l’ultima operazione. Una settimana fa: l’arresto in Canada di Meng Whanzou, figlia del fondatore del colosso delle telecomunicazioni Huawei, nonché responsabile finanziaria della società. Arresto arrivato proprio durante il delicato dialogo tra Cina e Usa in tema di dazi. Mercati già nervosi di fronte a un crollo del greggio che mandava sul tappeto tutto il settore oil. Dati macro non entusiasmanti mentre in Europa si consumava lo scontro sulla Brexit all’interno del parlamento Inglese e l’Unione Europea era ai ferri corti con la manovra italiana. In Francia dominavano i gilet gialli. A distanza di 5 giorni: Meng Whanzou è rilasciata su cauzione. Il Presidente Usa ha raffreddato i toni con la Cina, prima su Twitter annunciando che sono in corso discussioni molto produttive con la Cina. Pechino sarebbe pronta a tagliare notevolmente i dazi sulle importazioni di auto USA (dal 40 al 15%). Successivamente è stata rilasciata, Meng Whanzou su cauzione, anche se resterà ai domiciliari in Canada. Donald Trump ha dichiarato di essere pronto ad intervenire personalmente sul caso, se questo assicurasse un accordo commerciale con la Cina. Nel frattempo il Presidente USA ha mandato l’ennesimo rimprovero alla Fed, consigliando di non procedere con un aumento dei tassi a dicembre in quanto “sarebbe da folli”. Il mercato al momento sconta un rialzo da 25 punti base nella riunione del 19 dicembre con oltre il 70% di probabilità secondo i future sui Fed Fund.  L’Italia dribbla la procedura d’infrazione con la Ue. Sul rapporto deficit-Pil «siamo scesi dal 2,4 al 2,04%», ha dichiarato ieri il premier, Giuseppe Conte, parlando con la stampa subito dopo l’incontro a Bruxelles con il Presidente della Commissione Ue, Claude Juncker. Conte ha spiegato che «le stime tecniche ci hanno consentito di recuperare delle risorse», «eravamo stati particolarmente prudenti, abbiamo aggiunto qualcosa sul piano dismissioni e abbiamo calibrato questa nuova proposta», sulla quale «la maggioranza è compatta». La Francia ha annunciato un nuovo pacchetto di manovre “populiste” che hanno raffreddato lo scontro con i gilet gialli ma faranno schizzare il deficit/Pil al 3,4%. Theresa May ha ottenuto la fiducia dai deputati Tory: 200 i voti a favore sul totale di 317 schede depositate. May è riuscita a salvare il posto di primo ministro del Regno Unito e nell’impresa quasi titanica di mandare in porto una “Brexit ordinata”, dopo aver annunciato ai parlamentari conservatori che non sarà lei a guidare il partito alle prossime elezioni politiche, previste per il 2022. Si farà da parte una volta realizzata l’uscita dalla Ue in modo ordinato. La politica ha premuto CTRL+Z, annullando l’ultima settimana, ora tocca ai mercati recuperare. A Wall Street le Fang, anche in maniera scomposta, provano a rimbalzare. In Europa la Brexit è monitorata da vicino, ma sembra riprendere il suo percorso “ordinato”, significa anche molta meno speculazione. L’Italia sembra credere a uno spread che per Natale si porta sotto ai 250 punti, a beneficio soprattutto del settore bancario. Ora la parola passa alle banche centrali. Mario Draghi potrebbe annunciare a breve una manovra di Tltro, finanziamento agevolato alle banche. La Federal Reserve, già durante il rialzo di dicembre potrebbe indicare come molto meno probabili tre rialzi dei tassi il prossimo anno. Gli spazi per un rimbalzo di breve ci sono. Quello che neanche CTRL+Z può annullare è il non entusiasmante andamento dei dati macro. In questo caso è meglio premere dal browser CTRL+H e ricordare come in passato nelle fasi di rallentamento dell’economia mondiale i cilici hanno sofferto molto. Mentre i lidi sicuri oro, bond governativi tripla A utility hanno tenuto.